I conti di Enav del primo trimestre 2022 beneficiano della ripresa del traffico aereo con il progressivo venir meno delle restrizioni ai viaggi disposte durante la pandemia. La società che gestisce il traffico aereo civile in Italia ha comunicato i risultati finanziari e operativi del primo trimestre del 2022, che, tuttavia non sono del tutto comparabili con quelli del primo trimestre 2021 a causa del differente meccanismo di determinazione del balance. Quest’anno, infatti, il balance è stato determinato secondo il tradizionale meccanismo del traffic risk sharing e risente dunque della stagionalità tipica del traffico aereo che vede il suo minimo in inverno e il suo massimo durante l’estate. I volumi di traffico aereo sull’Italia, nei primi tre mesi del 2022, hanno fatto registrare un deciso rialzo, con un numero di voli, per la componente di rotta misurati in unità di servizio, che ha raggiunto l’82,2% di quelli gestiti nel 2019. A fronte di un traffico aereo cresciuto mediamente in Europa del 119,2% rispetto al primo trimestre del 2021, l’Italia fa registrare un +168,5%, che conferma come il Paese sia uno tra quelli con il più elevato tasso di recupero. Intanto il titolo scivola a Piazza Affari con un netto svantaggio del 3,83%.
“I dati del primo trimestre indicano come il 2022 possa davvero essere l’anno della ripartenza – ha dichiarato l’amministratore delegato Paolo Simioni -. Stiamo lavorando ed investendo per affrontare il futuro con un Gruppo più forte e innovativo nei propri asset strategici: persone e tecnologia. Il nostro spazio aereo non vedrà più solo i velivoli tradizionali, ma anche quelli a pilotaggio remoto, i droni, con esigenze completamente diverse. Enav deve essere in grado di accogliere questa nuova domanda di traffico garantendo gli stessi livelli di sicurezza e qualità che hanno consentito alla Società di essere un modello a livello internazionale”.
I risultati del primo trimestre 2022
Enav chiude il primo trimestre 2022 con ricavi totali per 168,07 milioni di euro, in contrazione dell’11,2% rispetto ai 189,04 milioni ottenuti nei primi tre mesi dell’anno precedente, per effetto del diverso meccanismo di valorizzazione del balance del periodo introdotto dalla recente temporanea, per il biennio 2020-2021, alla regolamentazione europea.
In forte calo anche il margine operativo lordo (-66%), che è passato da 44,68 milioni di euro a 15,17 milioni; di conseguenza, la marginalità si è attestata al 9%. ENAV ha terminato il trimestre con un una perdita netta di 15,21 milioni di euro, rispetto all’utile di 11,91 milioni contabilizzato nei primi tre mesi del 2021.
A fine marzo 2022 l’indebitamento netto era sceso a 478,53 milioni di euro, rispetto ai 483,53 milioni di inizio anno, in seguito all’effetto della dinamica degli incassi e pagamenti connessi all’operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa positivo nel trimestre.
Enav approva il Piano industriale e lancia “Future Sky 2031”
Il Piano Strategico Future Sky prevede investimenti complessivi, al 2031, per oltre un miliardo di euro, di cui più dell’80% in tecnologia che assicura il successo sostenibile del Gruppo, e delinea una strategia per modernizzare il modello operativo e manutentivo, digitalizzando i sistemi e rinnovando le piattaforme per la gestione del traffico aereo.
Prima fase, parte fondamentale che innesca la trasformazione Future Sky 2031, è il Piano Industriale 2022-2024, che prevede investimenti pari a circa 350 milioni di euro nel triennio, ed è orientato al raggiungimento di un successo sostenibile, mantenendo la safety come elemento prioritario e intraprendendo un percorso di trasformazione rivolto all’innovazione tecnologia e alla digitalizzazione.
Il Piano si sviluppa su sei pilastri. I premi tre (direttamente legati all’operatività di ENAV) vertono sull’eccellenza tecnologica e operativa, sulla digital transformation e sul riposizionamento commerciale. Gli altri tre pilastri rappresentano una serie di azioni trasversali che intersecano i primi tre e si concentrano sulla centralità delle persone, che consentiranno ad ENAV di generare valore nel lungo periodo per tutti gli stakeholders con impatti postivi per il settore e l’intero indotto a beneficio dei territori e dell’economia del Paese.
Nel periodo in esame, i ricavi netti sono previsti in aumento “mid single-digit” (circa 5%) con la componente di ricavi da attività non regolata che si attesterà, nel 2024, a circa 50 milioni di euro. La società prevede di registrare una crescita “high-single-digit” dell’EBITDA e raggiungere un EBIT margin al 2024 di circa il 17%.