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Enav raggiunge la Carbon Neutrality. È la prima nel settore

Imagoeconomica

Enav, l’ente italiano responsabile della gestione del traffico aereo civile, ha fatto la storia diventando il primo fornitore di servizi di navigazione aerea al mondo a raggiungere la carbon neutrality. Questo risultato è stato ottenuto attraverso la riduzione delle emissioni dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2) generate dalle attività dell’azienda.

Ad annunciare l’obiettivo è stato l’Amministratore Delegato del Gruppo Enav, Pasqualino Monti, durante la quinta edizione del Sustainability Day. Durante l’evento, sono stati presentati i risultati dello studio True Value, che ha evidenziato come tutte le iniziative del Gruppo Enav, comprese quelle volte a ridurre le emissioni, abbiano generato un impatto positivo sulla comunità, stimato in oltre 1 miliardo di euro in un solo anno.

Risparmio di 41 milioni di euro

Nel 2022, le attività di ottimizzazione delle rotte di ENAV hanno evitato alla collettività un costo di 41 milioni di euro. Grazie all’implementazione del progetto Free Route, le compagnie aeree hanno percorso oltre 16 milioni di chilometri in meno, portando a un risparmio di carburante di 65,3 milioni di kg e a una riduzione delle emissioni di 206 milioni di kg di CO2e.

Il progetto Free Route

Il Free Route è una procedura innovativa che consente a tutti i velivoli in sorvolo a un’altitudine superiore a 9.000 metri di attraversare lo spazio aereo italiano seguendo un percorso diretto, senza dover più seguire il network di rotte, che è stato eliminato completamente oltre tale quota.

Dal 2017, anno di introduzione del Free Route, fino a fine ottobre 2023, i dati indicano un risparmio di quasi 84 milioni di chilometri, equivalente a circa 330 milioni di kg di carburante. Questo ha portato a una riduzione delle emissioni di oltre 1 miliardo di kg di CO2e.

I passi per la Carbon Neutrality

Il raggiungimento della neutralità carbonica da parte dell’Enav è il risultato di diverse azioni, che hanno portato a una riduzione delle emissioni di oltre l’80% rispetto alla baseline del 2019:

  • conversione dei contratti di acquisto di energia elettrica, oggi circa il 90% dell’energia elettrica acquistata dal Gruppo proviene da fonti rinnovabili
  • efficientamento energetico degli asset, come impianti automatizzati di illuminazione a LED, ammodernamento degli impianti di climatizzazione, ecc.
  • installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (principalmente impianti fotovoltaici ma anche eolici e geotermici)
  • sostituzione del parco auto aziendale con veicoli elettrici / ibridi / plug-in

La parte residua delle emissioni, non riducibile con le azioni intraprese, è stata compensata attraverso l’acquisto di carbon credits. Questi crediti sostengono finanziariamente programmi di conservazione ambientale in India e Mozambico, e sono certificati secondo lo standard VCS (Verified Carbon Standard):

  • Renewable energy hydro India, realizzazione di una centrale idroelettrica ad acqua fluente da 300 MW, che fornirà di energia rinnovabile le comunità locali di Kuppa, Kinnaur District Himachal Pradesh
  • Efficiency improved cookstoves: sostituzione delle tradizionali stufe, altamente inquinanti, per 1.800 famiglie della città di Maputo, in Mozambico.

“Fare sostenibilità significa dare un contributo tangibile anche in termini economici alla comunità a cui, in un solo anno, grazie alle azioni di ENAV, abbiamo restituito oltre 1 miliardo di euro. Essere “carbon neutral” per la nostra Società rappresenta una tappa intermedia. Intendiamo proseguire con determinazione il cammino intrapreso, supportando anche i nostri stakeholder nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del settore. Quest’anno, da gennaio a ottobre, ad esempio, grazie all’ottimizzazione delle rotte, abbiamo consentito una diminuzione di 60 mln di kg di carburante per le compagnie aeree” ha commentato Pasqualino Monti, amministratore delegato di Enav.

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Categories: Economia e Imprese