ENAV ribadisce “l’interesse a trovare una soluzione con le parti sociali nella realizzazione di un piano industriale” che consenta di gestire il traffico aereo con un modello organizzativo e tecnologico innovativo, in un contesto di forte crescita del traffico aereo e di repentine variazioni della domanda da parte dei vettori. A ribadirlo è una nota diffusa dalla società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, secondo la quale “il piano non ha mai messo in discussione il mantenimento dei posti di lavoro”. L’azienda intende, infatti, procedere verso una forte politica di investimento in infrastrutture e tecnologie innovative, capaci di gestire il servizio di controllo del traffico aereo con procedure più snelle e flessibili, “che consentiranno una pianificazione operativa più efficace e competitiva, determinando la crescita professionale delle proprie risorse”.
La realizzazione del piano industriale 2018-2022, in linea con il contesto normativo definito Cielo unico europeo, avrà secondo ENAV un effetto fortemente positivo in termini di performance, competitività e valorizzazione del capitale umano, e “consentirà di mantenere una posizione di leadership rispetto agli altri service provider europei, guidando l’evoluzione tecnologica dell’Air Traffic Management”, sostiene ancora il comunicato stampa diffuso. Nel contesto del piano industriale ENAV prevede di investire, nei 5 anni dal 2018 al 2022, complessivamente 650 milioni di euro, autofinanziati, finalizzati allo sviluppo e all’implementazione di nuove piattaforme tecnologiche, alla formazione e addestramento del proprio personale, mantenendo sempre al massimo i livelli di sicurezza.