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Enav in utile nonostante Covid ma rivede l’outlook

La società che controlla il traffico aereo ha approvato i conti semestrali. L’Ad Paolo Simoni: “Struttura patrimoniale solida e sistema regolatorio oltre al contenimento dei costi e al mercato non regolamentato hanno consentito di salvaguardare i margini”

Enav in utile nonostante Covid ma rivede l’outlook

Enav conferma un semestre solido nonostante l’emergenza Covid. La società di controllo sul traffico aereo ha chiuso i primi sei mesi 2020 con un utile netto di 15,6 milioni che si raffronta con i 34,1 milioni del primo semestre 2019 e ricavi pari a 372,5 milioni (-10,7%) nonostante il calo del traffico dovuto all’emergenza Covid-19 che ha colpito molto pesantemente le compagnie aeree condizionando, di riflesso, anche i conti della società. Il traffico di rotta nei primi sei mesi del 2020, è diminuito del 58,4 mentre il traffico di terminale è diminuito del 60%.

I conti del semestre sono stati approvati dal Consiglio di amministrazione e presentano un Ebitda consolidato pari a 88 milioni di euro (-23,5%) per effetto della contrazione dei ricavi parzialmente compensata da efficienza sui costi (-5,9%). “Il settore del trasporto aereo è uno dei più colpiti dagli effetti della pandemia”, commenta l’amministratore delegato Paolo Simioni. “Oggi purtroppo non è semplice fare previsioni ma è certo che Enav, per il suo ruolo istituzionale e strategico, rappresenta un fattore chiave per la ripresa del comparto. La società ha una struttura patrimoniale solida e beneficia di un sistema regolatorio che mitiga gli impatti derivanti dal rischio traffico, anche in presenza della deroga temporanea al meccanismo del balance proposta dalla Commissione Europea per gli anni 2020 e il 2021. Inoltre, grazie alle iniziative di contenimento dei costi e al buon andamento del mercato non regolamentato, siamo riusciti a salvaguardare i nostri margini”.

L’azienda tuttavia ha rivisto l’outlook sull’utile per quest’anno:

Nelle ultime settimane si è assistito a una crescente preoccupazione circa i rischi di una potenziale seconda ondata di diffusione del virus Covid-19, che ha portato una serie di paesi ad adottare misure di restrizione ai viaggi (quarantena, lock-down parziali, ecc.), le quali potrebbero avere un impatto negativo sul trasporto aereo nella restante parte dell’anno e nei primi mesi del 2021. Tale situazione non riguarda attualmente l’Italia, ma un rallentamento del traffico aereo nei paesi limitrofi potrebbe avere un effetto negativo sul traffico internazionale e sui sorvoli. Alla luce di questa incertezza, ENAV ritira il proprio outlook 2020, comunicato a maggio, che prevedeva ricavi in diminuzione mid-single digit rispetto al 2019 e un utile netto in diminuzione high-single digit rispetto al 2019. Viene invece confermato l’outlook sul valore dei capex a fine anno a circa 80 milioni di euro.

Fonte: Comunicato Enav

Tornando ai sei mesi passati, sono triplicati i ricavi da mercato non regolamentato che salgono a 11,7 milioni rispetto ai 4,1 milioni di euro del primo semestre 2019. L’aumento va attribuito principalmente ai ricavi generati dalla controllata IDS AirNav, specializzata nei sistemi di gestione delle informazioni aeronautiche, entrata nel perimetro di ENAV nel luglio dello scorso anno. Ids ha infatti acquisito diversi contratti attivi in paesi europei ed extraeuropei tra cui Francia, Taiwan, Mozambico, Romania e Canada, durante la fase del lockdown.

Ad aver inciso positivamente sulla tenuta dei conti è stato il meccanismo di balance che, spiega la nota Enav, ha inciso positivamente per 191,4 milioni. Il balance consente agli operatori del controllo aereo di recuperare parzialmente, con un ribilanciamento della tariffa 2020, i minori ricavi dovuti alla caduta del traffico aereo. In particolare, il meccanismo di balance proposto dalla Commissione Ue proprio per attenuare l’impatto della pandemia, prevede che i costi in base ai quali viene definita la tariffa siano valutati a fine biennio 2020-21. Il nuovo sarà pubblicato dopo l’aprile del prossimo anno.

Enav ha beneficiato infine di una riduzione dei costi operativi si attestano a 284,5 milioni di euro -5,9%), mentre il costo del personale è sceso del 5,6% a 235,2 milioni .

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