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Enac dice basta agli aeroporti inquinanti: cos’è il progetto Saves per gli scali di Milano e Roma

Pixabay

Si chiama Saves il progetto che prevede l’integrazione di nuovi vettori energetici sostenibili nella catena aeroportuale di Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Il progetto fa capo a Enac ed Enea e va incontro a un’esigenza molto avvertita, quella di ripulire gli aeroporti da tutte le fonti energetiche – e sono tante – negli scali che inquinano. Gli hub aeroportuali sono un pezzo della decarbonizzazione e già da due anni Enac ed Enea stanno insieme per trovare soluzioni adeguate. Un anno fa l’ente ha pubblicato un bando con le stesse finalità.

Saves è stato presentato a Roma, dal direttore generale Enea, Giorgio Graditi, dal vicedirettore generale Enac, Fabio Nicolai, dalla responsabile Enea Tecnologie e vettori per la decarbonizzazione, Viviana Cigolotti. Su cosa stanno lavorando? Sull’impiego di carburanti sostenibili alternativi al cherosene, a partire all’idrogeno, per arrivare a tracciare linee guida nazionali per tutti gli scali italiani. A oggi le emissioni climalteranti sono contestate anche da molti Comuni che hanno gli aeroporti vicini o addirittura integrati negli spazi urbani. L’Ue da tempo si occupa del problema ed ha in più occasioni chiamato i governi a fare qualcosa. Stiamo parlando del quarto fattore di rischio per la salute e danni globali per circa 200 miliardi di euro. Non si blocca il traffico aereo, ma ciò che si imbarca per alzarsi in volo.

Un progetto liberatorio

“Gli aeroporti sono ecosistemi complessi che possono rappresentare un esempio concreto di transizione verso sistemi di produzione e gestione dell’energia sostenibili e circolari, in cui fonti rinnovabili, idrogeno, mobilità sostenibile, accumulo, digitalizzazione devono essere gestiti in maniera integrata e coordinata” ha detto Graditi“. L’Enac sostiene di muoversi per superare un “pregiudizio ideologico” – sono parole di Di Palma – che vede gli aeroporti come fonte di inquinamento. Ma gli ultimi dati Airport tracker dicono che Fiumicino e Malpensa non sono messi bene per le emissioni di CO2. “Le emissioni italiane globali sono equivalenti alle emissioni annuali di quattro centrali a carbone”.

Nei fatti ci sono state dimostrazioni da parte di comitati e istituzioni contro i voli che sorvolano le città, mezzi di servizio e movimenti rispettosi delle misure di contenimento degli inquinanti. Non siamo alle proteste dei giorni scorsi a Parigi Charles de Gaulle o Londra Heathrow , ma le lamentele ci sono.

“La decarbonizzazione, in linea con gli obiettivi nazionali e internazionali, rappresenta una sfida ambiziosa per un’aviazione civile davvero sostenibile, intermodale e green” è stato detto. Si è rimarcato il senso della prossima collaborazione tra istituzioni e operatori. Devono stare da una sola parte e vedere Saves come progetto liberatorio. C’è attesa per la messa in pratica.

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Categories: Economia e Imprese