Trema ancora la terra nel Nord Italia. Stamattina poco dopo le 9 una scossa di magnitudo 5.8 della scala Richter, con epicentro nuovamente in Emilia (tra Carpi, Medolla e Mirandola, in provincia di Modena) è stata avvertita distintamente il tutto il settentrione del Paese, dal Veneto alla Liguria, dal Friuli Venezia Giulia alle Marche, fino alla Maremma toscana e con buona intensità anche a Milano. Una seconda scossa, di minore intensità, è stata anche registrata dopo le 10.
Evacuati negozi, scuole, abitazioni in particolare a Bologna e nel capoluogo lombardo, con molte chiamate al 118 anche nell’hinterland. Evacuato l’ospedale di Modena. Nuovi crolli si sono registrati a Mirandola, Finale Emilia e San Felice sul Panaro, paesi già colpiti dalla scossa del 20 maggio. Sono in corso le verifiche dei vigili del fuoco e della Protezione Civile, dalle quali sono emerse le prime vittime, almeno dieci finora, e crolli di case, chiese e capannoni industriali in tutta l’Emilia. Alle primissime informazioni date dai vigili del fuoco, non sembra risultino danni a Milano. Le linee telefoniche di pompieri e polizia urbana sono per ora intasate dalle telefonate dei cittadini. In alcuni casi le persone sono uscite dalle abitazioni e dagli uffici per motivi di sicurezza. Rilevati anche problemi sulla rete telefonica cellulare, mentre Fs ha comunicato lo stop alla circolazione dei treni in tutto il Nord.