La controversa vicenda Embraco, iniziata alla fine dello scorso anno, sembra essere giunta all’epilogo: con un accordo siglato ieri presso l’Amma a Torino, i 417 dipendenti dell’azienda del gruppo Whirlpool e lo stabilimento stesso passeranno dal prossimo 16 luglio al gruppo israeliano-cinese Ventures srl. Cambio di destinazione dell’azienda Embraco che si occuperà della produzione di robot utili a pulire i pannelli fotovoltaici e di sistemi per la depurazione delle acque.
“Siamo soddisfatti del risultato ottenuto e fiduciosi sul buon esito dell’operazione, anche in virtù delle garanzie sulle solidità della società fornite dal Mise. Abbiamo stabilito un monitoraggio continuo sull’evoluzione dell’iniziativa e soprattutto abbiamo ottenuto che i lavoratori non perderanno né salario né diritti”, hanno aggiunto Dario Basso, segretario della Uilm di Torino, e Vito Benevento, responsabile Embraco per la Uilm.
Ventures srl chiederà la cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione e riorganizzazione per 24 mesi. I lavoratori saranno riassorbiti gradualmente entro il 2020, mantenendo le stesse condizioni contrattuali e salariali, invece ai dipendenti che intendono sottoscrivere il verbale di conciliazione, Embraco corrisponderà il Tfr maturato nell’azienda fino al 2016 in aggiunta a un bonus economico di 9.000 euro lordi per la cassa integrazione maturata da luglio a dicembre 2018.
“Finalmente si chiude in modo positivo una vertenza durata mesi che ha vissuto punte drammatiche, come quando l’Embraco aveva avviato la procedura di licenziamento collettivo per tutti i lavoratori. È un successo ottenuto grazie all’impegno dei lavoratori che non hanno mai smesso di lottare per salvare il proprio posto di lavoro”, hanno commentato Lino La Mendola, della segretaria provinciale della Fiom-Cgil, e Ugo Bolognesi, responsabile di Embraco per la Fiom-Cgil.
Anche l’ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda è intervenuto commentando la vicenda che lo aveva visto battersi nei mesi scorsi: “sono molto felice per la positiva conclusione della vicenda Embraco. Oggi è stato formalizzato il progetto di reindustrializzazione che abbiamo negoziato insieme ai sindacati. È la dimostrazione che con concretezza e lavoro serio, piuttosto che con gli slogan, si combattono gli effetti delle delocalizzazioni. Ma – ammonisce Calenda – bisogna continuare a vigilare fino alla fine”.