Arriva il quinto vaccino contro il Covid-19. Dopo Pfizer-BioNTech, Moderna, Astrazeneca e Johnson & Jonhson, l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, ha dato il via libera al preparato Nuvaxovid, prodotto da Novavax.
IL VACCINO NOVAVAX
L’ok all’immissione in commercio condizionata nell’Ue è stato deciso oggi, lunedì 20 dicembre, dal Comitato tecnico per i medicinali dell’Agenzia dopo “un’approfondita valutazione”. “Si tratta di un vaccino diverso dagli altri finora autorizzati perché è composto dalle proteine del virus SARS-CoV-2. Queste contengono la parte del virus che muta meno ed è per tale motivo che si ha la speranza che possa essere efficace con più di una variante”, ha spiegato nel dettaglio il presidente dell’Istituto Mario Negri, Silvio Garattini.
Secondo i due studi clinici condotti fino ad oggi, che hanno coinvolto oltre 45mila persone, il vaccino di Novavax sarebbe efficace nel prevenire il Covid-19 nelle persone dai 18 anni di età. “Il primo studio, condotto in Messico e negli Stati Uniti, ha riscontrato una riduzione del 90,4% del numero di casi sintomatici di Covid-19 da 7 giorni dopo la seconda dose nelle persone che hanno ricevuto Nuvaxovid (14 casi su 17.312 persone) rispetto alle persone a cui è stato somministrato Nuvaxovid”, ha spiegato la società statunitense, aggiungendo che ”Anche il secondo studio condotto nel Regno Unito ha mostrato una riduzione simile del numero di casi sintomatici di Covid-19 nelle persone che hanno ricevuto Nuvaxovid (10 casi su 7.020 persone) rispetto alle persone a cui è stato somministrato placebo (96 su 7.019 persone); in questo studio, l’efficacia del vaccino è stata dell’89,7%”.
Insieme i risultati dei due studi mostrano dunque un’efficacia del vaccino per Nuvaxovid di circa il 90% contro le varianti Alpha e Beta. “Attualmente sono disponibili dati limitati sull’efficacia di Nuvaxovid contro altre varianti preoccupanti, incluso Omicron”, continua l’Agenzia europea.
A Wall Street, dopo la notizia dell’ok dell’Ema, i future del titolo Novavax guadagnano oltre il 7% dopo il +11,49% segnato nella seduta di venerdì.
IL BOOSTER MODERNA
Nel frattempo da Moderna arrivano alcune importanti novità: secondo i dati preliminari la terza dose del vaccino aumenta la protezione contro la variante Omicron. I dati, spiega la società, variano in relazione alla dose utilizzata. La dose attualmente autorizzata come booster (50 microgrammi, pari cioè alla metà della dose utilizzata nelle due iniezioni del ciclo primario) aumenta di circa 37 volte i livelli di anticorpi neutralizzanti contro la variante Omicron rispetto ai livelli precedenti alla sua somministrazione. Con una dose di richiamo piena, di 100 microgrammi, gli anticorpi aumentano di circa 83 volte.