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Elon Musk su Twitter: “Nel 2021 pagherò 11 miliardi di tasse”

Il tycoon torna a provocare il mondo della politica su Twitter – Al centro lo scontro con la senatrice Warren sulle tasse per i paperoni– Se quest’anno eserciterà tutte le sue opzioni in scadenza il conto salirà alle stelle per Musk

Elon Musk su Twitter: “Nel 2021 pagherò 11 miliardi di tasse”

Elon Musk torna a discutere su Twitter. Il patron di Tesla ha dichiarato sul social che pagherà quest’anno più tasse di qualsiasi americano nella storia: oltre 11 miliardi di dollari. Questo in risposta a un altro tweet della senatrice democratica Elizabeth Warren, celebre detrattrice di Bitcoin, che ha usato il riconoscimento di Musk come “persona dell’anno” per invitarlo a pagare le tasse e a non “scroccare” alle spese degli altri.

“Cambiamo questa legge fiscale truccata in modo che la persona dell’anno paghi effettivamente le tasse e smetta di scroccare a tutti gli altri”, aveva twittato la senatrice statunitense in riferimento ai fondi che Tesla ha ricevuto in passato dal Governo americano (in realtà restituiti nel 2013).

Sono molti i parlamentari democratici che sostengono la necessità di una tassa sulla ricchezza, che imporrebbe una tassa sugli americani più ricchi così come i loro beni finanziari.

D’altro canto, il numero uno della casa automobilistica di Palo Alto torna non ha incassato passivamente la frecciatina della senatrice. “Mi ricordi quando ero un bambino e la mamma arrabbiata del mio amico urlava a caso contro tutti senza motivo”. E poi ha pubblicato anche un articolo di Fox News, secondo il quale la parlamentare democratica avrebbe mentito sulla propria ascendenza nativa americana per beneficiare, in passato, di facilitazioni nella carriera.

Il ceo di Tesla ha infine twittato: “Se tu aprissi gli occhi per 2 secondi, ti renderesti conto che quest’anno pagherò più tasse di qualsiasi americano nella storia”. Poi ha aggiunto: “non spendere” i soldi pagati in tasse “tutti insieme..Oh, aspetta, li hai già spesi”.  

Non è ovviamente l’unico scontro politico del magnate. Alcune settimane, Musk si era scontrato con il senatore del Vermont, Bernie Sanders, sempre a colpi di twitt e sempre per la richiesta di tassare i “paperoni”. Il ceo di Tesla aveva ironizzato sulla sua età (80 anni) scrivendo “mi ero scordato fossi ancora vivo”. Proprio da quella vicenda è nata la domanda che Musk ha fatto ai suoi seguaci su twitter chiedendo se avrebbe dovuto vendere il 10% della sua partecipazione nella casa automobilistica elettrica, le cui azioni sono salite più del 2.300% negli ultimi cinque anni. Che è stata positiva. Finora, ha venduto titoli per 906 milioni di dollari.  

Secondo i calcoli di Bloomberg, il miliardario potrebbe affrontare un conto fiscale di oltre 10 miliardi di dollari per il 2021 se eserciterà tutte le sue opzioni in scadenza l’anno prossimo.

Da quando l’insolita mossa di chiedere agli utenti di Twitter il piano, Tesla è scesa di quasi un quarto e il valore di mercato della società è scivolato di nuovo sotto la soglia dei mille miliardi di dollari a 937 miliardi di dollari. Le azioni erano più basse del 2,7% nel premarket trading di lunedì rispetto alla chiusura di venerdì a New York.

Inoltre, un rapporto di ProPublica a giugno ha detto che Musk ha pagato poche tasse sul reddito rispetto alla sua enorme ricchezza. Ma lui ha respinto l’accusa dicendo che non riceve uno stipendio da SpaceX o Tesla, e paga un’aliquota fiscale effettiva del 53% sulle stock option che esercita. Aggiungendo che si aspetta un aumento di questa aliquota nel 2022.

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