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Elon Musk lancia Grok 3: la nuova frontiera dell’Intelligenza artificiale

Il multimiliardario annuncia il lancio della nuova versione del chatbot sviluppato dalla sua società che promette di superare la concorrenza e portare l’AI a un nuovo livello di intelligenza. Ecco cosa farà

Elon Musk lancia Grok 3: la nuova frontiera dell’Intelligenza artificiale

Nuovo capitolo nell’intelligenza artificiale. Elon Musk torna alla carica e rilancia il suo chatbot Grok con una nuova versione, la 3, che si preannuncia come la più avanzata di tutte.

Il lancio ufficiale si concretizzerà questa sera con una demo dal vivo prevista per le 20:00, ora della costa occidentale degli Stati Uniti. “Grok 3 sarà la più intelligente sulla Terra“, ha dichiarato Musk tramite un post sul suo profilo X, accompagnando l’annuncio con la promessa di una performance che metterà in ombra qualsiasi altra IA attualmente disponibile.

Attualmente, Grok utilizza la versione 2, che è disponibile gratuitamente su X da qualche mese. Per accedervi, basta andare sul profilo e trovarla tra le opzioni, dove gli utenti possono generare testi e immagini senza costi.

Musk: “Grok è l’IA più avanzata al mondo”

L’impegno di Musk nella creazione della “più potente intelligenza artificiale” è ormai ben noto. Durante il World Government Summit di Dubai, aveva già anticipato che il progetto era quasi completato e che il lancio sarebbe avvenuto a breve. “Siamo alle fasi finali di messa a punto di Grok 3”, aveva dichiarato, aggiungendo che la presentazione sarebbe avvenuta entro una o due settimane. Le sue parole hanno creato grandi aspettative, con Musk che ha sottolineato le “capacità di ragionamento avanzato” di Grok 3, definendolo superiore a qualsiasi altro sistema conosciuto.

La sfida ai giganti dell’AI, come OpenAI con ChatGPT, Google con Gemini, Anthropic con Claude e la cinese Deepseek, è ormai ufficiale.

Cos’ha di speciale Grok 3?

Le principali novità riguardano la capacità di Grok 3 di analizzare e correggere i propri errori. Un dettaglio che potrebbe davvero fare la differenza nel mondo delle IA. Come spiegato dallo stesso Musk, Grok 3 è stato addestrato utilizzando “dati sintetici”, una scelta che lo differenzia dalle altre intelligenze artificiali, le cui informazioni provengono dal mondo reale. I dati sintetici permettono di superare i limiti dei dati reali, come i pregiudizi nei dataset e le problematiche legate alla privacy.

Inoltre, questa innovazione consente all’AI di migliorarsi costantemente, aumentando la sua coerenza logica e capacità decisionale. Insomma, un chatbot che non solo risponde, ma si evolve.

xAI, la compagnia di Musk vale 50 miliardi di dollari

Fondata solo nel luglio del 2023, xAI ha saputo conquistare rapidamente il mercato dell’intelligenza artificiale, raccogliendo già 6 miliardi di dollari in un round di finanziamenti nel maggio 2024 e raggiungendo una valutazione di circa 50 miliardi di dollari.

Con il lancio di Grok 3, Musk punta a consolidare ulteriormente il successo di xAI e a dimostrare che la sua visione di un’AI che non solo risponde a comandi, ma che impara e migliora in autonomia, è il futuro del settore.

La battaglia per il primato nell’AI

Grok 3 non è solo un prodotto, ma una vera e propria dichiarazione di guerra alla concorrenza. Musk ha sempre sottolineato che l’obiettivo di xAI non è solo quello di creare un’intelligenza artificiale potente, ma di rivoluzionare l’approccio all’AI stessa. Immaginate un’IA che cresce e si perfeziona autonomamente: potrebbe davvero segnare una svolta epocale, aprendo la strada a una nuova era nel settore.

Il lancio di Grok 3 arriva proprio dopo una mossa che ha fatto scalpore: Musk ha cercato di riprendersi OpenAI, l’azienda che aveva contribuito a fondare insieme a Sam Altman, con un’offerta di oltre 97,4 miliardi di dollari. La risposta di Altman, ceo di OpenAI, è stata tanto ironica quanto tagliente: “No grazie, ma compreremo Twitter per 9,74 miliardi di dollari se vuoi”, un affondo diretto alla gestione della piattaforma da parte di Musk. Successivamente, a margine dell’AI Action Summit di Parigi, Altman ha confermato con toni più seri che “OpenAI non è in vendita“, accusando Musk di voler dimostrare la sua forza economica, senza rispetto per i valori fondamentali dell’azienda. Nel fine settimana, anche il consiglio di amministrazione di OpenAI ha respinto ufficialmente l’offerta.

Deluso dal rifiuto, Muk ha accusato OpenAI di essersi allontanata dalla sua missione iniziale, trasformandosi in un’organizzazione più orientata al profitto piuttosto che mantenere il suo spirito “open source e senza scopo di lucro”. Episodio che aumenta ulteriormente le tensioni tra i principali attori del settore e che non sembra destinato a chiudersi presto, alimentando una guerra in corso tra i due guru dell’IA.

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