Fa piacere che su un sito di notizie giapponese un articolo elogi la tecniche produttive della Chrysler, ormai parte ufficiale dell’impero Fiat. La rinascita della società americana parte da tanti piccoli aggiustamenti nel modo di produrre, secondo le tecniche dei maestri giapponesi del ‘lean manufacturing’, adattate alla realtà americana. La WCM Academy (dove WCM sta per World Class Manufacturing) non ha per stella polare la tecnologia e l’automazione, ma i lavoratori, l’ambiente di lavoro, le motivazioni. La fabbrica Chrysler Jefferson North è molto diversa da quello che era prima: è luminosa, pulita, con colori riposanti e immagini sorridenti. É diventata una fabbrica dove, dicono gli operai, fa piacere lavorare. E questo malgrado i salari siano di molto inferiori a quello che erano prima del fallimento della vecchia Chrysler.
Le vendite vanno bene. E, tre anni dopo la crisi, la quota di mercato è andata risalendo, aiutata non solo dai nuovi modelli ma anche da una rivoluzione interna alla fabbrica, che ha innalzato la qualità e la ‘job satisfaction’.