Un decennio senza l’Avvocato. Decedeva nel 2003 Gianni Agnelli, storico patron della Fiat e capostipite della più grande e più nota famiglia di industriali italiani: a celebrare la ricorrenza, spiegando come portare avanti un’azienda familiare nel terzo millennio, è stato stamattina in Bocconi il nipote John Elkann, presidente della Fiat che negli ultimi 10 anni, insieme con l’ad Sergio Marchionne, ha completamente trasformato.
“Innanzitutto – ha detto Elkann rivolgendosi alla platea di docenti e studenti – i risultati: nella decade 2003-2013 la Giovanni Agnelli & C. è passata da una posizione finanziaria netta in negativo di 1 miliardo di euro, a un attivo di 1,5 miliardi. Questo principalmente grazie all’internazionalizzazione in nuovi continenti: attualmente solo il 28% del fatturato è generato in Europa, mentre dieci anni fa era il 75%”. Per non parlare poi della metamorfosi di Fiat, che ha più che triplicato il suo giro d’affari dai 27 miliardi del 2004 agli 84 del 2012 grazie alla svolta americana di Chrysler: 92% del business in Europa (44% in Italia) nel 2004, 54% del business in Nord America nel 2012 (Italia 9%).
“Questo però – spiega Elkann – non ci ha impedito di aumentare gli impieghi anche nel vecchio continente: attualmente il gruppo Fiat ha 215mila impiegati in tutto il mondo, contro i 100mila del 2012. Di questi, 74mila erano in Europa, mentre ora sono 89mila in più”. Sono però diminuiti in Italia, passando da circa 38mila a 25mila nel giro di 8 anni. Ma a parte questo doloroso aspetto della sua fabbrica tradizionale, che però ha consentito la crescita esponenziale del gruppo e la salvaguardia della sua solidità, la storia della famiglia Agnelli nel mondo continua ad essere una storia di enorme successo. “Siamo nel business da 114 anni, siamo in 250 di cui un centinaio lavora per le attività della Giovanni Agnelli & Co. , e la Exor, la capogruppo, ha ad oggi 10 miliardi di euro di assets. In tutto, diamo lavoro a 290mila persone”.
Risultati in controtendenza persino con quelli del mercato globale: da giugno 2003, la performance delle attività Agnelli sui mercati finanziari ha segnato un +133%, mentre il MSCI World Index ha registrato un +65%. Che cosa altro aggiungere, se non le parole dell’Avvocato, che John Elkann tiene a ricordare a chiusura della conferenza: “Prima la forza, poi il potere, e infine la vanità. Per me contano solo queste tre cose”, dice il nipote citando il nonno.