Tutto pronto per il secondo round fra Barack Obama e Mitt Romney. Questa sera, quando in Italia saranno le tre di notte, i due candidati alla Casa Bianca si sfideranno in un nuovo dibattito televisivo in diretta nazionale negli Stati Uniti. Il Presidente uscente deve far dimenticare la prestazione fiacca dello scorso tre ottobre, quando il leader repubblicano riuscì a metterlo in difficoltà, risultando di fatto più convincente.
I sondaggi continuano a riferire di una situazione in bilico, un vero testa a testa che si risolverà in una dozzina di Stati, dove lo scarto di preferenze è minimo. In nove di questi, al momento, Obama è ancora in vantaggio, ma il suo margine si è ridotto dopo il dibattito di tre settimane fa.
Lo scontro di questa sera si terrà all’Università di Hofstra, a Hampstead, 40 chilometri da New York. La forma sarà quella del “town hall meeting”, ovvero “l’incontro municipale”, in cui i candidati risponderanno alle domande dei cittadini.
I collaboratori di Obama assicurano che il presidente sarà “fermo ma rispettoso”. In verità, i suoi sostenitori vorrebbero che fosse un po’ meno riguardoso di quanto era apparso il 3 ottobre, quando non riuscì a replicare con decisione nemmeno alle affermazioni più discutibili di Romney. Per questa ragione i democratici hanno apprezzato molto la performance del vicepresidente Joe Biden, che giovedì scorso, nel dibattito fra i numeri due, ha attaccato a testa bassa il vice di Romney, Paul Ryan.
Intanto i due candidati alla presidenza si preparano alla battaglia lontano dai riflettori. Il leader repubblicano è da sabato nella sua residenza in Massachusetts, mentre Obama e i suoi consiglieri sono in un hotel di Williamsburg in Virginia.
Al centro del dibattito, questioni di politica interna ed estera. Il Presidente in carica dovrà difendere le decisioni della sua amministrazione in occasione dell’attacco subito a Bengasi, in Libia, che è costato la vita a quattro americani, fra cui l’ambasciatore Chris Stevens.
Una questione molto delicata su cui il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha voluto giocare d’anticipo. L’ex first lady, intervistata ieri sera dalle tv americane Cnn e Fox, ha difeso Obama, assumendosi la piena responsabilità per le ridotte condizioni di sicurezza attorno al consolato prima dell’attacco.