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Elezioni Umbria ed Emilia-Romagna: quando e come si vota, candidati e sondaggi. La guida

Le elezioni di oggi e domani in Umbria e in Emilia-Romagna sono un banco di prova anche a livello nazionale, soprattutto per Elly Schlein e Giuseppe Conte. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sul voto del 17 e 18 novembre

Elezioni Umbria ed Emilia-Romagna: quando e come si vota, candidati e sondaggi. La guida

Dopo la Liguria, anche l’Umbria e l’Emilia-Romagna vanno al voto. E se nella seconda, considerata l’ultima, vera roccaforte rossa d’Italia, viene data più o meno per scontata la vittoria del centrosinistra, è alla prima che tutti guardano per capire chi vincerà questa tornata elettorale autunnale. Il centrodestra punta ad eleggere due governatori di regione su tre e dopo la Liguria vuole prendersi anche l’Umbria, dove secondo i sondaggi la situazione è di sostanziale equilibrio. Il centrosinistra invece prova a salvare il salvabile, chiudendo le regionali del 2024, con due territori conquistati sui sei andati al voto quest’anno. Il bilancio rimarrà comunque negativo, ma quantomeno si chiuderà l’anno in bellezza.

Queste elezioni regionali, però, sono anche un banco di prova per molti: in primis per Elly Schlein. Da quando è segretaria del Pd, il centrosinistra è riuscito a vincere solo in Sardegna, perdendo in tutte le altre regioni. Al contrario, da quando Giorgia Meloni si è insediata alla guida del Governo, vale a dire dal 22 ottobre 2022, il centrodestra ha conquistato nove regioni (10, considerando anche la Sicilia che ha votato il 25 settembre 2022, lo stesso giorno delle nazionali) e le due province autonome di Trento e Bolzano. 

Dopo la disfatta elettorale subita in Liguria, dove ha ottenuto solo il 4,6% dei voti, l’attenzione è concentrata anche sul risultato del Movimento 5 Stelle, mentre all’interno nella maggioranza, gli occhi sono puntati sulla Lega e su Matteo Salvini, per capire se lo spostamento sempre più a destra del partito in qualche modo premierà o se il Carroccio perderà voti come accaduto nel recente passato. 

Elezioni Umbria ed Emilia-Romagna: quando si vota

Le date e gli orari sono gli stessi. In Umbria e in Emilia-Romagna si vota domenica 17 e lunedì 18 novembre. La domenica i seggi sono aperti dalle 7 alle 23 e il lunedì dalle 7 alle 15. Per votare, gli elettori devono andare alle urne tessera elettorale e documento di identità alla mano. In caso di smarrimento o mancanza della tessera elettorale, è possibile richiederne una nuova presso l’ufficio elettorale del proprio comune di residenza, anche lo stesso giorno del voto.

Lo spoglio, comincia subito dopo la chiusura dei seggi, alle 15 di lunedì, e in base alle previsioni i risultati (non definitivi) potrebbero arrivare già nel pomeriggio o al massimo nella prima serata.

Elezioni Umbria: candidati, come si vota, sondaggi

Partiamo dalla regione più contesa, l’Umbria, dove si preannuncia un testa a testa. Il centrodestra punta a rinconfermarsi dopo la vittoria del 2019 con Donatella Tesei, un trionfo su cui incise anche uno “scandalo” che riguardò la presidente uscente del Pd, Catiuscia Marini, che si dimise dopo essere stata coinvolta, insieme ad altri esponenti della giunta, in un’inchiesta su alcune manipolazioni dei concorsi pubblici nella sanità locale, per la quale è stata poi parzialmente condannata. Il centrosinistra invece spera di riprendersi una regione che in passato era considerata “rossa”, spinto anche dall’ottimismo derivante dalla recente vittoria alle comunali di Perugia, il capoluogo di regione. 

Elezioni Umbria: i candidati

A correre per il centrodestra, unito come al solito, è l’attuale presidente della Regione ed ex senatrice della Lega, Donatella Tesei. La sindaca di Assisi, Stefania Proietti, è invece la candidata del centrosinistra, sostenuta da Partito Democratico, Alleanza Verdi-Sinistra, Movimento 5 Stelle e da altre quattro liste civiche. 

Ci sono poi altri 7 candidati alla carica di governatore:

  • Martina Leonardi, sostenuta da Insieme per l’Umbria resistente; 
  • Marco Rizzo, sostenuto da Democrazia Sovrana Popolare e Alternativa riformista; 
  • Moreno Pasquinelli, sostenuto da Fronte del Dissenso; 
  • Fabrizio Pignalberi, sostenuto da Più Italia Sovrana e Quinto Polo per l’Italia; 
  • Elia Francesco Fiorini, sostenuto da Alternativa per l’Umbria;
  • Giuseppe Paolone, sostenuto da Forza del Popolo; 
  • Giuseppe Tritto, candidato dalla lista Umani Insieme Liberi.

Come si vota in Umbria

Gli elettori umbri possono esprimere il loro voto per la carica di presidente della regione in tre diversi modi:

  • X sul candidato presidente: il voto viene esteso automaticamente alla lista (o alla coalizione) legata al candidato;
  • X sul candidato presidente e sulla lista: il voto va ad entrambi,
  • X sul simbolo della lista regionale: il voto va sia alla lista che anche al candidato presidente collegato.

In Umbria non è ammesso il voto disgiunto, non si può quindi votare per un candidato presidente e per una lista non collegata a quel candidato.

Per quanto riguarda i candidati al consiglio regionale, gli elettori umbri hanno la possibilità di esprimere una o due preferenze. Se si sceglie la seconda opzione, i voti devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

Umbria: cosa dicono i sondaggi

Secondo gli ultimi sondaggi, Tesei e Proietti sono praticamente appaiate, con la prima in leggerissimo vantaggio sulla seconda. Nella rilevazione dell’Istituto Noto la governatrice uscente è in vantaggio di circa due punti, nella rilevazione SWG (per Alleanza Verdi Sinistra) invece, Proietti è invece data tra il 47 e il 51 per cento, Tesei tra il 45,5/49,5 della governatrice in carica. Fondamentali saranno dunque i voti e l’affluenza delle due città più grandi: Perugia, che potrebbe favorire la candidata di centrosinistra, e Terni, che invece potrebbe determinare la vittoria della candidata di centrodestra.

Elezioni Emilia-Romagna: candidati, come si vota, sondaggi

Clima teso in Emilia-Romagna in vista delle elezioni regionali dopo le manifestazioni di sabato scorso e gli scontri tra manifestanti e polizia che hanno portato ad accuse e contro accuse che hanno coinvolto anche la politica nazionale. Da un lato il centrodestra, con la premier che ha accusato la sinistra di “foraggiare i facinorosi”; dall’altra l’opposizione, che con in testa il sindaco di Bologna Matteo Lepore, ha invece rinfacciato alla maggioranza di aver avallato una manifestazione di estrema destra in una città medaglia d’oro per la resistenza e per di più vicino alla stazione dove nel 1980 una strage neofascista uccise 85 persone. 

È in questo contesto che si inseriscono le elezioni che decideranno chi sarà il o la nuova presidente della regione. Negli ultimi 10 anni l’Emilia Romagna è stata governata da Stefano Bonaccini, che però si è dimesso lo scorso luglio dopo aver conquistato un seggio alle elezioni europee. Da quel momento la regione è passata nelle mani della vicepresidente Irene Priolo. 

Elezioni Emilia-Romagna: i candidati

Sono quattro i candidati alla poltrona di presidente: 

  • Elena Ugolini: candidata sostenuta dal centrodestra unito;
  • Michele de Pascale: candidato del cosiddetto campolargo, sostenuto da Partito democratico, M5s e Alleanza Verdi-Sinistra;
  • Federico Serra: appoggiato da Potere al popolo, Pci e Rifondazione comunista;
  • Luca Teodori:  appoggiato dalla lista civica “Lealtà, coerenza, verità”.

Come si vota in Emilia-Romagna

Il meccanismo di voto è molto simile a quello descritto per l’Umbria. Tre modalità diverse: voto al candidato, voto alla lista e voto alla lista e al candidato. C’è però una grande differenza: in Emilia-Romagna è consentito il voto disgiunto, si può quindi votare per un candidato alla presidenza e per una lista che sostiene un candidato diverso. 

Per il consiglio regionale si può esprimere una preferenza o due. Nel secondo caso bisogna scegliere candidati di sesso diverso, pena l’annullamento del secondo voto.

I sondaggi in Emilia-Romagna

In quella che viene considerata la roccaforte rossa per eccellenza, il centrosinistra viene dato in netto vantaggio. Nell’ultima rilevazione Biomedia, de Pascale (centrosinistra) è infatti avanti col 56% dei voti, contro il 42,5% della candidata di centrodestra Ugolini. Risultati simili anche per il sondaggio dell’Istituto Noto, secondo cui de Pascale sarebbe tra il 50 e il 54%, Ugolini tra il 42 e il 46%.

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