Poco mosse le Borse asiatiche in attesa che riapra i battenti Wall Street, il vero motore della finanza mondiale. In assenza del riferimento delle Borse Usa si è già esaurito il breve rally della Borsa di Tokyo (-1,2%), nonostante il modesto recupero del dollaro sullo yen (106,720) e sull’euro (1,2388). Apertura negativa dell’ ”anno del cane” a Hong Kong (-0,2%), l’unico listino dell’area cinese che ha già riaperto i battenti dopo il Capodanno lunare. L’indice Kospi di Seoul ha chiuso in calo dell’1,1% l’indice BSE Sensex di Mumbai sale dello 0,2%.
In salita il petrolio per l’aumento della tensione in Medio Oriente. Il greggio Wti tratta stamane a 62,16 dollari al barile.
DE GUINDOS NUOVO VICE IN BCE. UN PUNTO PER WEIDMANN
Anche l’Europa, ieri in ribasso, ha patito l’assenza della bussola Usa. A Bruxelles, come previsto, è andata a posto la prima tessera del mosaico dei nuovi vertici della Bce: nuovo vice di Draghi sarà lo spagnolo Luis de Guindos, grande protagonista come ministro delle Finanze del recupero dell’economia spagnola.
Ora diventa più probabile la scelta di un candidato del Nord Europa (vedi Jens Weidmann) per la successione a Mario Draghi. Anche questo ha favorito l’ascesa delle tensioni sui mercati obbligazionari. Si è indebolita, con l’eccezione della Grecia (promossa da Fitch) buona parte delle obbligazioni governative europee. Il rendimento del Bund è salito di tre punti allo 0,73%, quello del Btp decennale al 2,05% di rendimento, da 1,98% della chiusura di venerdì.
BTP, JP MORGAN: DOPO IL VOTO SPREAD DA 100 A 300 BP
Ai livelli attuali, 2,03% di rendimento e 130 di spread con il Bund, il Btp a dieci anni è prezzato correttamente. Il giudizio è di JP Morgan per cui le incertezze sull’esito delle elezioni del 4 marzo sono già riflesse nei prezzi. La banca d’affari dà un terzo di probabilità ad un governo di centro destra, un terzo di probabilità al centro sinistra, un quarto di probabilità per un governo di minoranza e il 9% di probabilità di una maggioranza formata da partiti anti sistema.
Nel caso si dovesse formare una grande coalizione tra forze centriste, lo spread potrebbe scendere sotto quota 100 punti base, dovrebbe oscillare intorno al 140 punti base se dovesse insediarsi un governo di centro destra. Un Parlamento dominato dalle forze anti sistema porterebbe lo spread a 300 punti base. In caso di nuove elezioni, JP Morgan vede uno spread a 200 punti base.
MAXI-OFFERTA DEL TESORO USA: 258 MILIARDI ALL’ASTA
Oggi l’agenda dei mercati obbligatori si presenta assai più impegnativa. Scatta in Usa una robusta offerta di titoli di Stato. Il Tesoro degli Stati Uniti mette all’asta 52 miliardi di dollari di obbligazioni a tre mesi e 45 miliardi di dollari di obbligazioni a sei mesi. Si proseguirà nei giorni successivi con altre aste di grandi dimensioni, su scadenze più lunghe. Complessivamente, queste settimana, dagli Stati uniti arriva carta per 258 miliardi di dollari. Scontato l’assorbimento della domanda, ma l’attenzione è sul rendimento che dovrà essere corrisposto agli investitori: previsti i tassi più alti da almeno cinque anni.
In Europa verrà pubblicato l’indice Zew tedesco e quello della fiducia dei consumatori europei. Prevista un’apertura in leggero rialzo per i listini del Vecchio Continente.
MAXI-SPOT DI SOROS CONTRO LA BREXIT
Sul fronte dei rapporti tra politica e finanza merita attenzione l’ultima campagna di George Soros. Il tycoon ha annunciato massicci aiuti finanziari alla campagna anti-Brexit che precederà il voto ai Comuni, previsto tra sei settimane, sul mantenimento dell’unione doganale con l’Unione Europea. Il movimento scatenerà un’intensa campagna pubblicitaria nelle Midlands, l’area dove la Brexit ha raccolto i maggiori consensi.
MILANO -1%, IERI LA BORSA PEGGIORE
Quello di Piazza Affari è stato il listino più debole. Dopo un inizio promettente (indice Ftse Mib a quota 22.863 punti) la prima seduta della settimana ha registrato una perdita secca di un puto percentuale a 22.569. Deboli anche le altre piazze: Francoforte ha lasciato sul terreno lo 0,53%, Parigi lo 0,48% e Londra lo 0,64%.
Nel 2017 il rapporto debito/Pil è sceso di “circa mezzo punto percentuale” secondo il vice direttore generale della Banca d‘Italia, Fabio Panetta. “Bisogna cogliere l‘opportunità offerta dalla ripresa per ridurre il debito con crescente determinazione. Progressi su questo fronte e sulle riforme strutturali contribuiranno a ridurre il persistente divario di crescita rispetto alla media Ue”, ha detto Panetta intervenendo ad una conferenza a Londra di Bank of America Merrill Lynch. Il Tesoro ha stimato un debito in calo al 131,6% dal 132% del 2016. L‘esposizione delle banche italiane a Btp e altri titoli di Stato italiani, ha aggiunto Panetta, è diminuita di 120 miliardi rispetto al picco toccato nel 2015.
PRIME TENSIONI PRE-ELETTORALI SUI TITOLI ITALIANI
A nove sedute dalla data delle elezioni i Btp sono stati i titoli più penalizzati della periferia, assieme alla carta spagnola, frenata dalla notizia dell’incarico da parte del Tesoro spagnolo a un pool di banche di coordinare il lancio di un nuovo titolo di Stato trentennale con scadenza 31 ottobre 2048.
In chiusura la forbice di rendimento tra Btp e Bund sul tratto decennale vale 132 punti base dai 129 della chiusura di venerdì scorso mentre il tasso del decennale di riferimento scambia a 2,05% dal 1,99% di venerdì. Meno mosso il due anni con conseguente irripidimento della curva dei rendimenti.
VOLA TENARIS GRAZIE AI DAZI DI TRUMP
L’unica fiammata di Piazza Affari ha interessato Tenaris (+3%) sostenuta dalla raccomandazione del dipartimento del commercio Usa sui limiti alle importazioni di acciaio e alluminio dai Paesi asiatici. “L‘eventuale imposizione di dazi e/o quote sull‘import in Usa potrebbe migliorare lo scenario sui prezzi dei tubi negli Stati Uniti per la società controllata dal gruppo Rocca”, commenta Equita Sim che ricorda come gli Usa rappresentino il 30% del fatturato.
Invariata Eni. Credit Suisse ha ritoccato il target price a 15,50 euro da 15,25 euro, lasciando invariata la raccomandazione Neutral.
BRILLA BPM, S’IMPENNA CARIGE
Tra i bancari si distingue Banco Bpm (+0,8%) dopo l‘autorizzazione della Bce alla revisione dei modelli interni di Banco a favore di Bpm con un beneficio sul Cet1 stimato in circa 80 punti base. Chiusura in rosso per Unicredit (-1,78%) nonostante il rialzo del prezzo obiettivo da 16 a 18,5 euro da parte di Berenberg.
Giornata di movimenti nel mondo del credito. Carige balza dell‘8,2% dopo la notizia dell‘acquisto di una quota del 5,4% da parte di Capital Investment Trust che fa capo a Raffaele Mincione. L‘azione Creval perde il 7,13% a 0,104 euro e i diritti il 66,8% a 2,55 euro il primo giorno dell‘aumento di capitale iperdiluitivo da 700 milioni. Poco mossa Poste Italiane (-0,15%) che ha pubblicato i risultati 2017 a mercati chiusi: l’utile netto consolidato è stato pari a 689 milioni (+10,8%).
CAMPARI PROMOSSA DA BERENBERG
Da segnalare in controtendenza nel listino principale Campari +0,56% inserita tra le poche top pick di Berenberg nel settore alcolici. Il broker ha condotto uno studio sui consumi di bevande alcoliche in Usa, intervistando ragazzi dai 16 ai 22 anni, da cui è emerso un trend di consumi in calo.
Positiva anche Telecom Italia + 0,26%: da Raiway (-0,95%), assieme a F2i, è arrivata l’unica offerta vincolante per l’acquisto di Persidera, la società dei multiplex controllata al 70% dalla società guidata da Genish ed al 30% dal gruppo Gedi (-0,99%).
GIORNATA NO PER LAUTO. PUNITA DAIMLER
Vendite in tutta Europa sull’automotive. Daimler, al centro di un’inchiesta sui motori diesel in Usa, lascia sul terreno l’1,98%. Volkswagen -0,85%. Finiscono in fondo al listino italiano Ferrari e Cnh Industrial, sotto di oltre il 2%, mentre Fca cede l‘1,85%.
Cad.it sale del 7,35% circa a 5,26 euro appena sotto il prezzo dell‘Opa finalizzata al delisting a 5,3 euro per azione.
Safilo avanza del 3,09% dopo il cambio della guardia al vertice del gruppo. Lascia Luisa Delgado, al suo posto arriva da Unilever Andrea Trocchia. Secondo Equita Sim il nuovo ad dovrà affrontare una situazione complessa, visto l’indebolimento del portafoglio marchi e del posizionamento competitivo del gruppo. La presentazione del nuovo piano industriale, prevista inizialmente il 14 marzo, è rimandata alla seconda parte dell’anno.
Fincantieri -0,81%. la controllata statunitense Marinette Marine, ha ottenuto un contratto del valore di 15 milioni di dollari per sviluppare lo studio di una versione del suo progetto Fremm per le nuove fregate multiruolo di futura generazione.