Continua il testa a testa tra il candidato del centrodestra, Paolo Truzzu, e la rivale politica sostenuta da Pd e M5S, Alessandra Todde. Alle elezioni regionali della Sardegna, inizialmente, Todde sembrava in ampio vantaggio, ma nel corso del pomeriggi Truzzu era riuscito a passare in vantaggio. Intorno alle 20, grazie al voto delle città, la candidata del centrosinistra ha recuperato il terreno perso, superando nuovamente il rivale e avvicinandosi alla vittoria.
Sardegna: Truzzu penalizzato dal voto disgiunto
Con 1.321 sezioni scrutinate su 1.844, Todde è al 45,5% a fronte del 45,2% di Truzzu. Molto più distaccati gli altri due candidati. L’ex presidente della regione Renato Soru, alla sua terza ricandidatura, è all’8,4%, mentre le cinque liste che lo sostengono (Liberu, Progetto Sardegna, +Europa-Azione con Soru, Vota Sardigna e Rifondazione comunista) si fermano al 7,7%. Al momento, non raggiungono dunque la soglia di sbarramento del 10% fissata dalla legge statutaria elettorale per le coalizioni. Lucia Chessa, candidata di Sardigna R-esiste è intorno all’1%.
Dall’analisi dei risultati parziali di candidati e liste emerge come Truzzu sia stato ampiamente penalizzato dal voto disgiunto che consente all’elettore di esprimere la propria preferenza per un candidato non collegato alla coalizione o alla lista prescelta. Le liste a lui collegate infatti superano complessivamente il 49% dei voti
Sardegna: Todde avanti nelle città
A favorire il sorpasso di Todde è il voto delle città. A Cagliari, città in cui Truzzu è sindaco, con 147 sezioni scrutinate su 173, Todde è al 53,13% mentre il candidato del centrodestra è al 34,57%. A Sassari la candidata di Pd-M5s ha un vantaggio di oltre 17 punti; a Nuoro, la sua città, il distacco è di 20 punti e lo scrutinio è già chiuso. Truzzu è invece conquista invece Olbia e Oristano.
I risultati delle liste
Superato il 70% dei voti scrutinati, il Partito democratico è il primo partito con il 14,2%, seguito a poca distanza da Fratelli d’Italia col 13,8%. Terzo il Movimento 5 Stelle con il 7,7%, mentre Forza Italia è al 7. Male la Lega, ferma al 3,7% e superata daI Partito sardo d’Azione, movimento del governatore uscente e non ricandidato, Christian Solinas, che è attualmente al 5,5%.
La polemica sullo spoglio
Lo scrutinio prosegue ancora al rilento e lo staff di Alessandra Todde nel tardo pomeriggio ha fatto trapelare forte “disappunto per la scelta della Regione di non caricare i dati dei grandi comuni dove Todde sarebbe molto avanti”. Si tratterebbe, denunciano, di “una voluta strategia comunicativa nata per allungare sino a domani l’incertezza sul vincitore”.
Puntuale la replica della Regione: “Il sistema informatico della Regione funziona perfettamente, se i dati vengono caricati dai comuni, e vengono caricati correttamente, sono immediatamente evidenti”, ‘ha detto ai giornalisti della sala stampa della regione il direttore del servizio elettorale Sergio Loddo. “Lo scrutinio è complesso, la scheda elettorale è complicata, le procedure sono articolate e dunque serve tempo. Ma sono i Comuni che devono caricare correttamente i dati, se i comuni non li caricano noi dalla regione non possiamo fare nulla”.
I commenti dei leader
Poco prima di mettersi in viaggio per la Sardegna, Giuseppe Conte, intercettato dall’Ansa, ha affermato: “Comunque vada voglio abbracciare la nostra Alessandra Todde. Non erano tanti quelli che immaginavano una sfida così aperta in Sardegna. Si va al fotofinish, il risultato è sul filo di lana e può essere deciso da una manciata di voti. Che si vinca o che si perda, però, sarà stato comunque un risultato straordinario e Alessandra Todde merita l’abbraccio di tutta la nostra comunità per il gran lavoro fatto”. Sullo stesso volo aereo di Conte e diretta anche lei verso Cagliari, anche la leader dem, Elly Schlein.
“Un comunicato congiunto del centrodestra sul voto in Sardegna? Aspettiamo i risultati finali. Quando ci saranno i risultati definitivi parleremo”, ha detto il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, rispondendo alle domande dei giornalisti. “Se cambieranno gli equilibri dopo il voto sardo? Non cambia nulla, né nella maggioranza né nel governo, né nelle scelte. Siamo tutti calmissimi, nessuno è nervoso. Siamo serafici”, ha aggiunto, parlando poi de prossimi appuntamenti elettorali: “Andiamo avanti per vincere in Abruzzo, in Basilicata dove sono assolutamente convinto che il candidato sarà Bardi”.