Condividi

Elezioni: Sala a Milano, Lepore a Bologna e Manfredi a Napoli sindaci subito

Secondo le prime tendenze elettorali Sala, Lepore e Manfredi saranno eletti sindaci al primo turno – A Roma si profila il ballottaggio Michetti-Gualtieri come a Torino tra Lorusso e Damilano

Elezioni: Sala a Milano, Lepore a Bologna e  Manfredi a Napoli sindaci subito

Tre sindaci su cinque, nelle città più grandi, eletti direttamente al primo turno. Secondo le prime proiezioni delle comunali 2021, è quanto accaduto a Milano con Beppe Sala, a Bologna (in maniera ancora più netta) con Matteo Lepore e a Napoli con Gaetano Manfredi. In tutti e tre i casi si tratta di nette affermazioni del centrosinistra, che a Milano e Bologna già governava, e in compenso riconquista il capoluogo campano dopo la fase De Magistris. A Bologna e Napoli ha dunque funzionato l’alleanza Pd-5 Stelle, mentre Sala ha vinto praticamente da solo, confermando il successo di cinque anni fa quando però gli fu necessario il ballottaggio. L’ex mister Expo è saldamente sopra il 50%, ancora meglio fa Lepore intorno al 60%, mentre Manfredi ha addirittura doppiato i voti dell’avversario di centrodestra Catello Maresca.

L’attenzione rimane dunque su Roma e Torino, dove si andrà certamente al secondo turno, con lo scontro tra i candidati del centrodestra e del centrosinistra: Roberto Gualtieri e Enrico Michetti partono più o meno alla pari nella Capitale (tra il 26 e il 30% grossomodo), mentre a Torino il candidato del Pd Lo Russo sembra in leggero vantaggio sul rivale Damilano. In entrambi i casi flop del Movimento 5 Stelle, che esprimeva le sindache uscenti: a Roma Virginia Raggi rischia di essere superata anche dal candidato indipendente Carlo Calenda (entrambi tra il 15 e il 19% teorico), che ottiene un buon risultato. Rischia dunque lo “zero” il centrodestra, che nei ballottaggi – dovesse confermarsi l’asse Pd-5 Stelle – parte leggermente sfavorito, anche se conserva il governo della Calabria: vince Occhiuto, flop di De Magistris.

Da rilevare il dato negativo della partecipazione al voto: in aumento l’astensionismo, con il rischio che queste amministrative possano rappresentare un nuovo record in negativo per la partecipazione al voto a partire dalle grandi città. A Milano ad esempio l’affluenza si è fermata al 47%, il dato ufficialmente più basso di sempre.

Commenta