Domenica 5 novembre 4 milioni e 681mila siciliani eleggeranno il nuovo Presidente della Regione e i 70 componenti dell’Assemblea regionale.
Un voto molto atteso anche oltre lo Stretto perché proprio sulla Sicilia i principali partiti del Paese misurano la propria tenuta in vista delle elezioni Nazionali della prossima primavera. Anche se in realtà la Sicilia è sempre stata un caso a sè e ha quasi sempre votato a destra. Comunque sia, Movimento 5 Stelle, centrodestra unito e sinistra sempre più spaccata hanno investito moltissimo su questo voto. Ma c’è già chi (guardando i sondaggi) sembra rassegnato alla sconfitta, come il Pd, il cui candidato Fabrizio Micari si giocherà il terzo posto con l’altro esponente della sinistra, Claudio Fava. E c’è chi invece si gioca il tutto per tutto come Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, arrivati nella Trinacria per sostenere Nello Musumeci, grande favorito nella corsa alla Presidenza.
Con @GiorgiaMeloni , @matteosalvinimi e @Musumeci_Staff , al lavoro per il futuro della Sicilia e di tutta l’Italia #Musumecipresidente pic.twitter.com/85dWaO7SHA
Silvio Berlusconi (@berlusconi) 3 novembre 2017
A cercare di rompere le uova nel paniere del centrodestra unito e sorridente, nonché area politica storicamente predominante in Sicilia, c’è il candidato del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri, accanto al quale si sono schierati compatti Beppe Grillo, Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista che hanno cercato di recuperare il terreno perso a causa degli ultimi inciampi politico-mediatici nel corso di un comizio tenutosi ieri sera a Palermo.
Il 5 novembre in Sicilia o scegliete il passato o #SceglieteIlFuturo! di @GiancarloCanc pic.twitter.com/vabDQ1ZmY2
Luigi Di Maio (@luigidimaio) 3 novembre 2017
Grande assente, il segretario del Pd Matteo Renzi che però era già sbarcato in Sicilia lo scorso 27 ottobre, occasione durante la quale ha precisato di non ritenere il voto siciliano un test nazionale.
Ho accolto la sfida del candidato premier del Movimento Cinque Stelle. A martedì sera, amici https://t.co/u4bLLpKwUK
Matteo Renzi (@matteorenzi) 2 novembre 2017
Elezioni regionali Sicilia: quando si vota?
Si vola in un solo giorno. Le urne si apriranno alle 8.00 di domenica 5 novembre e si concluderanno alle 22.00 dello stesso giorno. I 4 milioni e 681 elettori, suddivisi in 5.304 sezioni elettorali avranno dunque 14 ore di tempo per votare il loro candidato alla presidenza della Regione e i 70 membri dell’Ars.
Elezioni regionali Sicilia: i risultati
A differenza di quanto accade di solito, lo spoglio non comincerà subito. Le operazioni di scrutinio dei voti avranno infatti inizio il giorno successivo, lunedì 6 novembre a partire dalle 8.00.
Elezioni regionali Sicilia: i cinque candidati
Sono cinque i candidati alla presidenza della regione:
- Giancarlo Cancelleri, candidato del movimento 5 Stelle,
- Claudio Fava, candidato di Sinistra Italiana, Mdp, Verdi, Rifondazione comunista e movimenti civici,
- Roberto La Rosa, sostenuto dal movimento dei Siciliani Liberi,
- Fabrizio Micari, sostenuto da PD, Ap, Sicilia Futura, Idv, Arcipelago,
- Nello Musumeci, appoggiato da Fi, Udc, Fdl, Lega, autonomisti.
Elezioni regionali Sicilia: come si vota
Dei 70 seggi disponibili all’Ars (prima erano 90, ma la legge costituzionale n. 3 del 2013 ha ridotto di 20 unità il numero dei componenti dell’Assemblea regionale). Uno sarà assegnato di diritto al presidente della Regione, un altro al “secondo in classifica”, mentre 62 verranno ripartiti con il sistema proporzionale e suddivisi tra le liste che superano la soglia di sbarramento, fissata al 5%, su base regionale, nei collegi provinciali. Di questi 62 deputati Elezioni Regionali 2017, 16 saranno eletti nella provincia di Palermo, 13 a Catania, 8 a Messina, 6 ad Agrigento, 5 a Siracusa e Trapani, 4 a Ragusa, 3 a Caltanissetta, 2 a Enna. I 6 seggi rimanenti potranno essere alla lista regionale del candidato.
Ciascun elettore dovrà recarsi al proprio seggio munito di tessera elettorale e documento di riconoscimento. E’ prevista una sola scheda, suddivisa in rettangoli corrispondenti alle varie liste provinciali. Accanto ad essi è presente una riga vuota sulla quale l’elettore potrà indicare la propria preferenza nei confronti di un candidato al seggio di deputato regionale.
Nella parte destra della scheda sono invece presenti i nomi dei 5 candidati regionali alla carica di Presidente della Regione con relativo contrassegno. Gli elettori potranno esprimere due voti, uno per la lista e uno per il Governatore. Se invece il contrassegno viene apposto solo sulla lista, il voto andrà automaticamente anche al candidato presidente della stessa.
E’ ammesso il voto disgiunto, il che vuol dire che ci sarà la possibilità di votare per un candidato alla presidenza e per una lista provinciale a lui non collegata. Non c’è ballottaggio: vincerà chi ottiene il maggior numero di voti.