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Elezioni regionali Lombardia 2023: candidati, come si vota, sondaggi. La guida completa in 9 punti

Imagoeconomica

Tutto pronto per le elezioni regionali in Lombardia. Il 12 febbraio e il 13 febbraio i cittadini lombardi andranno alle urne per eleggere il nuovo presidente della regione e il nuovo consiglio regionale. Quattro i candidati in corsa, con il presidente uscente Attilio Fontana che, secondo i sondaggi, sembra destinato alla riconferma.

Ma quando e come si vota alle elezioni regionali in Lombardia? Quando comincia lo scrutinio? Come si elegge il consiglio regionale? Ecco le risposte alle domande più frequenti.

Elezioni regionali Lombardia 2023: quando si vota? Quando inizia lo scrutinio?

Le elezioni regionali in Lombardia si terranno domenica 12 febbraio, con i seggi aperti dalle 7 alle 23, e lunedì 13 febbraio, dalle 7 alle 15. Lo scrutinio dei risultati comincerà subito dopo la chiusura dei seggi. Secondo le previsioni, entro la serata si dovrebbe conoscere il nome del o della presidente della Regione Lombardia. Per i componenti del consiglio regionale, invece, potrebbe servire qualche ora in più. Ricordiamo inoltre che gli elettori costretti a viaggiare per raggiungere il proprio seggio possono usufruire degli sconti elettorali sui treni messi a disposizione da Fs.

Elezioni regionali Lombardia 2023: cosa serve per votare

I cittadini lombardi dovranno andare al loro seggio di riferimento con documento di riconoscimento e tessera elettorale alla mano. Per quanto riguarda la tessera elettorale, in caso di esaurimento degli spazi, furto, smarrimento o mancata ricezione è possibile chiederne il duplicato, previa compilazione di un modulo di richiesta. Sarà possibile farlo anche lo stesso giorno delle elezioni. Gli uffici comunali saranno infatti aperti in via straordinaria. 

Elezioni regionali Lombardia 2023: i quattro candidati presidenti

Sono quattro i candidati alla presidenza della regione Lombardia:

  • Attilio Fontana, presidente uscente che si ricandida nonostante tutte le polemiche sulla gestione dell’emergenza Covid. È sostenuto dalla coalizione di centrodestra formata da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi Moderati e dalla lista civica che porta il suo nome.
  • Letizia Moratti: ex vicepresidente della regione ed ex assessora al Welfare. È stata anche sindaco di Milano dal 2006 al 2011 e ministra dell’Istruzione dal 2001 al 2006. Per due anni, dal 1994 al 1996 è stata presidente della Rai. È sostenuta dal Terzo Polo (Azione e Italia viva, cui si aggiunge la lista civica che porta il suo nome). 
  • Pierfrancesco Majorino: europarlamentare e storico leader dell’ala sinistra del Partito Democratico milanese. È sostenuto dal centrosinistra (Partito Democratico, alleanza Verdi-Sinistra e dal Movimento 5 Stelle).
  • Mara Ghidorzi: sostenuta da Unione Popolare, movimento di sinistra radicale fondato nel 2022 dall’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

I candidati al consiglio regionale

Tra i candidati al consiglio regionale ci sono alcuni nomi illustri. Qualche esempio: nelle fila della coalizione che sostiene Attilio Fontana (centrodestra) c’è il giornalista Vittorio Feltri. La sua candidatura è stata spinta da Giorgia Meloni in persona. Non a caso, figura come capolista di Fratelli d’Italia. Tra i candidati del centrodestra al consiglio regionale ci sono anche il direttore d’orchestra Alberto Veronesi (FdI), figlio del celebre oncologo Umberto, e Giulio Gallera, ex assessore regionale al Welfare, anch’egli fortemente criticato durante la prima ondata della pandemia (si dimise nel gennaio 2021), candidato di Forza Italia.

Tra i candidati al consiglio regionale per il Terzo Polo come capolista figura l’ex parlamentare Lisa Noja. Nella lista civica di Moratti c’è invece Monica Forte, presidente della Commissione antimafia regionale. Nello schieramento di Majorino figura l’ex direttrice del carcere di Bollate Cosima Buccoliero, mentre nella civica ci sono il virologo Fabrizio Pregliasco e il fondatore dei Sentinelli di Milano Luca Paladini. Nello schieramento di Majorino c’è anche Michele Usuelli, consigliere regionale uscente e uno dei più importanti dirigenti di +Europa a livello locale.

Elezioni regionali Lombardia: la scheda elettorale

Gli elettori lombardi riceveranno una sola scheda elettorale, di colore verde, che servirà per eleggere il o la presidente e il consiglio regionale. Nella parte destra ci sono dei rettangoli con il nome e il cognome della persona candidata alla carica di presidente. Nella parte sinistra sono presenti i simboli delle liste che sostengono il candidato alla carica di governatore. 

Elezioni Regionali Lombardia 12-13 febbraio 2023: Fac-Simile Scheda elettorale Milano. Fonte: Regione Lombardia
Elezioni Regionali Lombardia 12-13 febbraio 2023: Fac-Simile Scheda elettorale Milano. Fonte: Regione Lombardia

Elezioni regionali Lombardia 2023: come si vota?

Quattro le opzioni a disposizione degli elettori:

  1. Una X sul nome del candidato/a alla presidenza: in questo caso il voto NON verrà esteso alla lista o alle liste provinciali a lui collegate;
  2. Due X: una sul nome del candidato/a presidente e una per le liste ad esso collegate. Così facendo il voto andrà ad entrambi;
  3. voto disgiunto: è possibile votare per un candidato/a alla carica di presidente e per una lista ad esso non collegata;
  4. Una X sulla lista: il voto andrà sia alla lista che al candidato/a alla presidenza ad essa collegato. 

È possibile esprimere fino a due preferenze scrivendo i nomi accanto al contrassegno della lista, a condizione che i candidati di sesso diverso. Non è possibile scegliere due candidati dello stesso sesso della medesima lista. In tal caso, la seconda preferenza verrà annullata. 

Come si elegge il/la presidente della regione Lombardia

Alle elezioni regionali non è previsto un secondo turno (o ballottaggio) nel caso in cui nessuno dei candidati raggiunga il 50 per cento. Sarà eletto/a presidente chi otterrà la maggioranza dei voti.

Come si elegge il consiglio regionale

Il consiglio regionale lombardo è composto da 80 seggi: il presidente ne fa parte di diritto, gli altri 79 sono eletti con un meccanismo proporzionale. Ognuna delle 12 province lombarde deve avere almeno un rappresentante in consiglio. Un posto è invece riservato di diritto al primo perdente tra i candidati alla presidenza.

È previsto un premio di maggioranza del 55 per cento (44 seggi) se la coalizione vincente ottiene meno del 40% dei voti. Il premio sale al 60% (48 seggi) se la coalizione vincente ottiene più del 40%. In nessun caso la coalizione vincente può avere più del 70% dei seggi in consiglio. C’è infine una soglia di sbarramento del 3% per le liste che corrono da sole. 

Cosa dicono gli ultimi sondaggi sulle elezioni regionali in Lombardia

Dal 28 gennaio è scattato il silenzio elettorale. L’ultimo sondaggio è stato quindi pubblicato il giorno precedente dal Corriere della Sera. Lo ha realizzato Ipsos. Le rilevazioni indicavano Attilio Fontana in testa con il 44% dei voti, seguito da Pierfrancesco Majorino (33,8%), Letizia Moratti (19%) e Ghidorzi (2,2%). 

Per quanto riguarda i partiti, Fratelli d’Italia dovrebbe confermarsi primo partito in Lombardia con il 24,9% di voti (era al 28,5% alle nazionali di settembre). Nella coalizione di centrodestra segue la lega con il 13,4% e Forza Italia con il 6,5% (era al 7,9% a settembre). In totale il centrodestra potrebbe arrivare al 49,5%. Nel centrosinistra il Pd potrebbe arrivare al 18,4%, il Movimento 5 Stelle all’8,1%. Le liste a sostegno di Majorino otterrebbero, dunque, il 32,5% dei consensi. 

Dovrebbe crescere in Lombardia il Terzo Polo che, insieme alla lista Moratti, potrebbe ottenere il 16,1% dei voti. 
Percentuali simili anche per Swg che dà Fontana tra il 46 e il 50% dei voti, Majorino tra il 32 e il 36%, Moratti tra il 14 e il 18%. e Ghidorzi tra l’1 e il 3%.

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