Condividi

ELEZIONI REGIONALI – Dopo una vigilia infuocata dalle polemiche oggi si vota in 7 Regioni

ELEZIONI REGIONALI – Dopo una vigilia infuocata dalle polemiche sui cosiddetti “impresentabili” e dai rancori anti-Renzi della Bindi, oggi si vota in 7 Regioni ma il nemico numero uno è l’astensionismo che minaccia di provocare una diserzione di massa delle urne -Il Pd spera di vincere in almeno 4 Regioni ma forse di più – Ecco i candidati

ELEZIONI REGIONALI – Dopo una vigilia infuocata dalle polemiche oggi si vota in 7 Regioni

Domenica dalle 7 alle 23 vengono chiamati alle urne quasi 22 milioni di italiani, vale a dire ben più di un terzo dell’elettorato italiano, tra elezioni Regionali e Amministrative. Per la precisione si voterà in 7 Regioni (Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Campania e Puglia) e per eleggere sindaci e consiglieri di 512 Comuni delle Regioni a statuto ordinario (di cui 12 capoluoghi di provincia). Si vota anche in 10 comuni del Friuli Venezia Giulia (di cui nessun capoluogo di provincia), in 167 comuni della Sardegna (di cui 3 capoluoghi di provincia) e in 53 comuni della Sicilia (di cui 2 capoluoghi di provincia). In Sicilia si vota domenica dalle ore 8 alle ore 22 e anche lunedì 1° giugno dalle ore 7 alle ore 15.

Per la precisione, le elezioni nelle Regioni a statuto ordinario, in Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Campania e Puglia, interesseranno 18.976.354 elettori, di cui 9.156.839 di sesso maschile e 9.819.515 di sesso femminile. Le elezioni in 679 comuni di regioni a statuto ordinario e della Sardegna (la cui organizzazione è curata dal Ministero dell’Interno) interesseranno invece 4.487.862 elettori, di cui 2.176.660 di sesso maschile e 2.311.202 di sesso femminile.

Gli scrutini inizieranno dalle ore 23 di domenica, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto, e il ballottaggio è previsto solo per le elezioni comunali (domenica 14 giugno) e per la Toscana, qualora nessuno dei candidati raggiunga il 40% + 1 dei voti al primo turno (secondo i sondaggi, non dovrebbe accadere). A vincere, in ogni caso, dovrebbe essere il partito degli indecisi e di quelli che non si recheranno alle urne: secondo i sondaggi, in alcune regioni l’astensione dovrebbe raggiungere livelli record.

COME SI VOTA ELEZIONI NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI DI REGIONI A STATUTO ORDINARIO (SCHEDA AZZURRA)

La scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, sotto il quale sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato. L’elettore, con la matita copiativa, potrà dunque esprimere il proprio voto: o per una delle liste tracciando un segno sul relativo contrassegno (il voto così espresso è valido sia per la lista votata sia per il candidato alla carica di sindaco ad essa collegato) o per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul rettangolo recante il relativo nominativo, e sul contrassegno della lista o di una delle liste collegate al candidato sindaco stesso (anche in questo caso esprime un voto valido sia per il candidato alla carica di sindaco sia per la lista collegata prescelta); o per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul rettangolo recante il relativo nominativo, e per una lista non collegata tracciando un altro segno sul relativo contrassegno (il voto cosiddetto disgiunto, attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista prescelta non collegata); o per un candidato a sindaco tracciando un segno sul rettangolo recante il relativo nominativo, non segnando alcun contrassegno di lista (il voto così espresso è attribuito solo al candidato alla carica di sindaco). Per la scelta dei consiglieri comunali e per il voto nei Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, ulteriori informazioni (oltre che i risultati) sono reperibili sul sito del Viminale.

TESSERA ELETTORALE

Il Ministero dell’Interno ricorda che gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale personale a carattere permanente, che ha sostituito il certificato elettorale. Al fine di agevolare il rilascio delle tessere elettorali non consegnate o dei duplicati, gli uffici comunali saranno aperti anche oggi, sabato 30 maggio, dalle ore 9 alle ore 18, e domenica 31 maggio per tutta la durata delle operazioni di voto, e quindi dalle ore 7 alle ore 23 (ore 8-22 e lunedì ore 7-15 in Sicilia).

CANDIDATI REGIONALI

A livello politico le attenzioni sono quasi tutte rivolte verso l’esito delle elezioni nelle 7 Regioni chiamate al voto: la tornata è un banco di prova per la maggioranza di governo, che non dovrebbe avere problemi nelle tre regioni del Centro e in Puglia, ma che difficilmente vedrà aprirsi spiragli in Veneto, e soprattutto che rischia grosso – per motivi diversi – in Liguria e Campania. In Liguria una vittoria quasi certa è invece insidiata dalla discesa in campo di un candidato civatiano, mentre nella regione di Napoli lo scandalo “impresentabili”, che proprio ieri ha travolto lo stesso candidato presidente del Pd, Vincenzo De Luca, potrebbe mettere ribaltare il pronostico di una partita che sembrava vinta.

Ecco i candidati alla presidenza, regione per regione.

Campania. Vincenzo De Luca (Partito Democratico), Stefano Caldoro (Forza Italia, Nuovo centrodestra, Fratelli d’Italia), Valeria Ciarambino (Movimento 5 Stelle), Salvatore Vozza (Sinistra ecologia libertà, Rifondazione comunista), Marco Esposito (Lista civica mo’), Michele Giliberti (Forza nuova).

Puglia. Michele Emiliano (Partito Democratico, Partito comunista d’Italia, Popolari, Noi a sinistra per la Puglia, e altre liste civiche), Adriana Poli Bortone (Forza Italia), Francesco Schittulli (Oltre con Fitto, Nuovo centrodestra, Fratelli d’Italia), Antonella Laricchia (Movimento 5 Stelle), MicheleRizzi (Alternativa comunista), Riccardo Rossi (L’altra Puglia), Gregorio Mariggiò (Verdi).

Toscana. Enrico Rossi (Partito Democratico), Claudio Borghi (Lega Nord, Fratelli d’Italia), StefanoMugnai (Forza Italia), Giacomo Giannarelli (Movimento 5 Stelle), Gianni Lamioni (Passione per la Toscana, Nuovo centrodestra e Udc), Tommaso Fattori (Sì Toscana a sinistra), Gabriele Chiurli(Democrazia diretta).

Marche. Luca Ceriscioli (Partito Democratico), Gian Mario Spacca (Forza Italia, Marche 2000), Gianni Maggi (Movimento 5 Stelle), Edoardo Mentrasti (Altre Marche-Sinistra unita), FrancescoAcquaroli (Fratelli d’Italia-An e Lega Nord).

Umbria. Catiuscia Marini (Pd), Claudio Ricci (Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Lega Nord, Forza Italia), Andrea Liberati (Movimento 5 Stelle), Amato John De Paulis (Alternativa riformista), SimoneDi Stefano (Sovranità prima gli italiani), Aurelio Fabiani (Casa rossa, Partito comunista dei lavoratori), Fulvio Carlo Maiorca (Forza Nuova), Michele Vecchietti (L’Umbria per un’altra Europa).

Liguria. Raffaella Paita (Partito Democratico), Luca Pastorino (Sinistra ecologia libertà, Rifondazione comunista), Giovanni Toti (Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Nuovo Psi, Riformisti, Area popolare, Liberali), Alice Salvatore (Movimento 5 Stelle), Antonio Bruno (Progetto Altra Liguria), Enrico Musso (Liguria libera), Matteo Piccardi (Partito comunista dei lavoratori), MirellaBatini (Fratellanza donne).

Veneto. Alessandra Moretti (Partito Democratico), Luca Zaia (Lega Nord, Forza Italia), FlavioTosi (Lista autonoma), Jacopo Berti (Movimento 5 Stelle), Alessio Morosin (Indipendenza veneta), Laura Di Lucia Coletti (L’altro Veneto) e Sebastiano Sartori (Forza nuova). 

Commenta