Doppietta del centrosinistra in Emilia-Romagna e Umbria. È Michele de Pascale, candidato del centrosinistra, il vincitore delle elezioni in Emilia-Romagna, con oltre 16 punti di vantaggio sulla rivale del centrodestra Elena Ugolini. Nella sua prima dichiarazione da presidente in pectore, de Pascale ha parlato di “orgoglio molto forte per la nostra Regione” e ha annunciato di volere lavorare da subito per la messa in sicurezza del territorio, chiedendo la fine della “speculazione politica sull’alluvione” e garantendo un’ampia disponibilità a collaborare con il governo Meloni: “Serve un cambio di passo e dobbiamo farlo insieme”.
In Umbria, dopo un primo e serrato testa a testa tra Donatella Tesei, presidente uscente in quota centrodestra, e Stefania Proietti, sindaca di Assisi dal 2016 e presidente della Provincia di Perugia dal 20 dicembre 2021, candidata del campo largo unito, è Proietti a spuntarla, vincendo di oltre sei punti. Così il centrosinistra riconquista l’Umbria e ottiene due vittorie sulle tre elezioni d’autunno (il centrodestra ha vinto in Liguria). Prendendo in considerazione l’intero 2024, il centrodestra è però avanti quattro a due.
Nel tardo pomeriggio la Premier Giorgia Meloni ha ammesso la sconfitta, ha fatto le congratulazioni a de Pascale e Proietti e ha detto di “auspicare una collaborazione costruttiva” con i due nuovi governatori di Umbria ed Emilia-Romagna. Festeggia invece la segretaria del Pd Elly Schlein che afferma: “È la vittoria della coesione” ma, precisa, “dobbiamo migliorare ogni giorno, mai sedersi”.
A scontentare sia vincitori che vinti è il dato sull’affluenza, in forte calo rispetto alla precedente tornata elettorale. In Emilia-Romagna è andato alle urne solo il 46,42% degli elettori, oltre il 20% in meno rispetto al 2020, quando l’affluenza fu del 67,67%. In Umbria invece il dato definitivo è al 52,3% degli aventi diritto. Un dato notevolmente più basso della consultazione del 2019 quando fu del 64,69.