Alle elezioni presidenziali in Uruguay, tenutesi domenica, nessun candidato ha raggiunto la maggioranza assoluta, rendendo necessario un ballottaggio il 24 novembre. I due principali contendenti sono Álvaro Delgado del Partito Nazionale, di centrodestra, e Yamandù Orsi della coalizione di sinistra Fronte Ampio. L’attuale presidente, Luis Alberto Lacalle Pou, non ha potuto candidarsi per un secondo mandato a causa della Costituzione, che limita a un solo mandato consecutivo. Delgado, 55 anni, ha ottenuto il 27% dei voti, mentre Orsi, 57 anni, si è attestato attorno al 44%. Durante le elezioni si è votato anche per due referendum riguardanti la previdenza sociale e le perquisizioni notturne, entrambi non approvati.
Il secondo turno vedrà quindi Orsi, sostenuto dall’ex presidente José “Pepe” Mujica, confrontarsi con Delgado. Le proiezioni indicate dai principali canali televisivi confermano il predominio di Orsi con il 43,2% dei consensi, contro il 27% del suo avversario, che gode del supporto di Lacalle Pou, secondo i dati forniti dall’istituto Equipos Consultores. Anche i sondaggi delle altre agenzie, Opción e Factum, confermano questa tendenza.
Per quanto riguarda il futuro assetto del Parlamento uruguaiano, le proiezioni fornite dagli istituti di ricerca Equipos Consultores, Cifra, Opción e Factum sono variabili. alcuni prevedono una maggioranza del Fronte Ampio al Senato, mentre altri ipotizzano un pareggio che dovrà essere definito in un secondo turno. Inoltre, la coalizione di centrodestra, che riunisce il Partito Nazionale, il partito Colorado e altri tre gruppi minori, potrebbe ottenere una maggioranza alla Camera dei deputati. Tutti gli istituti concordano, però, su un punto: solo tre partiti avranno rappresentanza al Senato, ovvero il Fronte Ampio, il Partito Nazionale e il Partido Colorado.