La Liguria resta nelle mani del centrodestra. Il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha sbaragliato sia pure di misura (48,8%) il centrosinistra (47,4%) guidato dall’ex ministro del Pd, Andrea Orlando. Nemmeno lo scandalo per corruzione che ha investito l’ex presidente della Regione, Giovanni Toti, ha fermato il centrodestra.
Determinante è stato il veto che il leader dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte, ha posto nei confronti di Italia Viva di Matteo Renzi, che poteva rivelarsi il vero ago della bilancia nelle elezioni liguri. In questo modo Conte finisce dritto dritto sul banco degli imputati ma chi ne fa le spese è il Pd che, pur essendo il primo partito della regione, si vede soffiare la conquista della Liguria per l’autogol di Conte.
Pd primo partito, debacle del M5S
Il Pd è il primo partito della Liguria e supera, con un vero e proprio exploit, il 28 per cento dei consensi. Seguono Fdi al 14,8%, la lista civica che sostiene neo governatore al 9,4%, poi Lega all’8,5%, Forza Italia al 7,9% e Avs al 6,2%. Dopo le due liste civiche che hanno sostenuto Orlando, entrambe sopra il 5%, arriva il M5S che si è fermato solo al 4,6%, più che dimezzato rispetto al 10,2 per cento delle europee e al 12,7 delle politiche del 2022.
Le reazioni
“Mi chiamate presidente? Io voglio essere chiamato il sindaco della Liguria. Scrivetelo“, ha detto il nuovo governatore della Liguria Marco Bucci, durante una conferenza stampa nel suo point elettorale.
“Vuol dire -ha aggiunto- mantenere il nostro stile di sindaci, quindi il nostro parlare con i cittadini, il nostro stare sul territorio. È un rapporto con i cittadini che voglio conservare. Il nostro compito è servire i cittadini e non farsi servire”.
“Bucci ha vinto di misura, ma ora ci sono le condizioni per proseguire una battaglia e vincere alle amministrative, quello che non è riuscito in questa tornata”, ha affermato il candidato del centrosinistra Andrea Orlando dopo la sconfitta. “Abbiamo pagato qualche difficoltà nel campo largo che si è ripercossa anche sulla nostra realtà”, ha aggiunto Orlando.
“Congratulazioni a Marco Bucci per la vittoria alle elezioni regionali in Liguria! Ancora una volta, il centrodestra unito ha saputo rispondere alle aspettative dei cittadini, che confermano la loro fiducia nelle nostre politiche e nella concretezza dei nostri progetti”, ha scritto sui social la premier e leader di FdI Giorgia Meloni. “Con la sua guida, la Liguria potrà contare su un amministratore capace e determinato, pronto a lavorare instancabilmente per il bene di tutti i liguri – aggiunge Meloni -. Avanti, insieme, con la stessa dedizione che guida la nostra azione in tutta Italia”.
“Il Pd ha dato il massimo, è il primo partito, doppiamo il secondo che è Fratelli d’Italia, crescendo di più di due punti dalle europee e di nove punti dalle regionali del 2020, dove c’era una affluenza superiore. Quando la partecipazione si abbassa è un problema per tutti ma soprattutto per la sinistra”. “Siamo consapevoli che non bastiamo da soli, scontiamo anche le difficoltà degli altri e speriamo che questo risultato faccia riflettere tutte le forze alternative alla destra come fa riflettere noi che non abbiamo mai speso un minuto in polemiche o competizioni con le altre opposizioni perché il nostro avversario è questa destra che vogliamo battere”. Questo il commento della segretaria del Pd, Elly Schlein.
“È un risultato deludente, al di sotto delle aspettative”, ha detto Giuseppe Conte, leader del M5S. “Non ci nascondiamo dietro un dito. Una responsabilità che ci conferma l’assoluta necessità di rifondare il Movimento ripartendo dalle attività di radicamento sui territori – che abbiamo intrapreso ma non si rivelano ancora sufficienti. Una carenza di cui eravamo pienamente al corrente già dopo il voto delle europee di giugno e a cui il M5S ha risposto con l’avvio di un processo di partecipazione e confronto collegiale, proprio perché ha colto la necessità di un autentico rilancio. Quello dell’assemblea costituente è per noi un momento cruciale di ripartenza, un momento che sappiamo bene passa anche da fasi di difficoltà e momenti come quello che stiamo vivendo oggi”.
“Oggi ha perso soprattutto chi concepisce la politica come uno scontro personale, come un insieme di antipatie e vendetta”, ha scritto su X l’ex premier e leader di Italia Viva Matteo Renzi. “Ha perso chi mette i veti. Ha perso chi non si preoccupa di vincere ma vuole solo escludere e odiare. Ha perso Giuseppe Conte, certo, e tutti quelli che con lui hanno alzato veti contro Italia Viva”. “Solo le mie preferenze personali delle Europee – ha aggiunto – sarebbero bastate a cambiare l’esito della sfida, solo quelle. Aver messo un veto sulla comunità di Italia Viva ha portato il centrosinistra alla sconfitta. Senza il centro non si vince: lo ha dimostrato la Basilicata qualche mese fa, lo conferma la Liguria oggi. Vedremo se qualcuno vorrà far tesoro di questa lezione”. Immediata la replica dei 5S: “Con Renzi avremmo solo perso più voti”
(Ultimo aggiornamento: ore 7.59 del 29 ottobre).