La Grecia è a un bivio. Tra meno di un mese sapremo se il Paese ellenico manterrà la linea ‘pro euro’ dettata dal premier uscente Antonis Samaras o si farà convincere dalla linea contro la Troika e le politiche economiche europee sbandierata dal leader del partito Syriza guidato da Alexis Tsipras. La partita nelle elezioni in Grecia è fra loro due: Samaras contro Tsipras. La Grecia dovrà scegliere e ha meno di un mese per decidere. Da quanto si legge sui quotidiani greci la maggior parte della popolazione avrebbe evitato la prossima tornata elettorale. Ma la mancata elezione del nuovo presidente della Repubblica in Grecia ha causato lo scioglimento formale del Parlamento ellenico con l’ulteriore conseguenza delle elezioni anticipate per la formazione di un nuovo Governo. La data da segnare sul calendario è quella del 25 gennaio ma la campagna elettorale è già partita.
Il partito di Alexis Tsipras, Syriza, è avanti nei sondaggi, segno che negli umori dei cittadini greci prevale la tentazione antieuropea e il desiderio di abbandonare le rigide norme imposte dalla Troika. Samaras agisce di rimessa e punta sull’effetto paura per convincere i tanti elettori indecisi a votare la sua Nuova Democrazia, evitando scenari molto incerti.
In occasione di un incontro con il presidente della Repubblica greco Karolos Papoulias il premier uscente Antonis Samaras è già entrato nel clima di campagna elettorale e ha rivolto un nuovo accorato appello ai cittadini: “La gente non vuole queste elezioni, che non sono necessarie ma che si dovranno svolgere a causa degli interessi personali dei partiti, determinando così la permanenza della Grecia nell’euro”.