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Elezioni, Giappone al voto: Shinzo Abe grande favorito

FIRSTonline

Milioni di giapponesi sono chiamati oggi alle urne in occasione del rinnovo di 124 dei 245 seggi della Camera Alta del Parlamento. Si tratta di elezioni molto attese, il cui risultato però sembra scontato: secondo i principali sondaggi: il primo ministro Shinzo Abe e il suo Partito liberaldemocratico (Jiminto) dovrebbero vincere abbastanza agilmente. Importanti saranno però i numeri: la volontà di Abe, insieme al partito alleato Komeito (forza di centrodestra di ispirazione Buddista) è quella di ottenere una maggioranza forte che gli permetta di portare avanti la riforma costituzionale che prevede di allentare i paletti previsti dall’Articolo 9, riconoscendo un ruolo più ampio alle Forze di autodifesa. Un cambiamento storico per il Giappone: l’operatività delle forze di difesa è infatti limitata dalla Costituzione della pace che le forze d’occupazione Usa hanno imposto al Giappone sconfitto dopo la Seconda guerra mondiale.

Abe dovrà però vedersela con le principali forze di opposizione, tra cui il partito democratico costituzionale del Giappone guidato dall’ex capo di gabinetto Yukio Edano. 

Secondo le previsioni, l’affluenza sarà molto bassa, intorno al 52-54 per cento, il che dovrebbe favorire proprio i liberaldemocratici. Quasi un giapponese su due quindi, non voterà per il rinnovo del Senato, nonostante dal risultato di queste elezioni potrebbe arrivare una vera e propria svolga nella storia del Giappone. 

Un sondaggio effettuato dalla NHK e riportato da Askanews, sottolinea come la riforma costituzionale si piazzi solo al quinto punto nell’ambito di una virtuale lista dei temi più importanti, con solo l’8 per cento che la segnala come priorità. 

Tra i temi dibattuti in campagna elettorale ci sono poi la sostenibilità del sistema pensionistico e la percorribilità dell’aumento dell’Iva, approvato dal governo a partire da ottobre, ed escluso dagli altri partiti. 

Parlando infine dei sondaggi, in base all’ultima rilevazione di NHK non ci sarebbbe storia: il Partito costituzionale democratico sarebbe al 6%,il Partito democratico per il popolo all’1,6% e il Partito comunista giapponese al 2,9%. Iliberaldemocratici di Abe invece supererebbero il 33,4%. 

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