La Cdu di Friedrich Merz vince le elezioni in Germania insieme alla sorella bavarese Csu con il 28,6%, in crescita rispetto al 24,1% del 2021. Ma se la vittoria è chiara, sul futuro non si può dire lo stesso. Con chi potranno governare, infatti, i conservatori? Stando alle proiezioni diffuse dalla tv pubblica Ard, al secondo posto dopo i conservatori si piazza l’ultradestra di AfD con il 20,8%, un risultato record nella storia della Repubblica federale tedesca quanto a numeri (consensi raddoppiati rispetto al 2021) ma forse, alla fine, al di sotto delle reali aspettative della leader, Alice Weidel.
Elezioni Germania, i risultati
Tracollo della Spd che si ferma attorno al 16,4% (rispetto al 25,7% che quattro anni fa consegnò il timone a Olaf Scholz). I Verdi vengono dati all’11,5%, la Linke risorge con un balzo che la porta dritta all’8,7% (dal 4,9 dell’ultimo voto). Puniti invece sia l’Fdp di Christian Lindner, che aveva fatto cadere il governo e ha subito annunciato che lascerà la politica, sia la Bsw di Sahra Wagenknecht: con rispettivamente il 4,4% e il 4,9% hanno mancato la soglia del 5% necessaria a entrare nel Bundestag. Entrambe resteranno fuori dal Parlamento tedesco. Da segnalare: l’affluenza record alle urne, pari all’84 per cento.
Elezioni Germania, gli scenari: verso un Governo a due Cdu-Spd
Lo scenario possibile a questo punto potrebbe essere quello di una coalizione di conservatori e socialdemocratici, anche detta “grande coalizione“, che avrebbe una maggioranza al Bundestag. Infatti, proprio l’esclusione di Bsw potrebbe rendere più facile ora la formazione della nuova maggioranza: senza la ripartizione dei seggi, Cdu e Spd hanno sulla carta numeri solidi per governare insieme senza dover ricorrere a un terzo socio di maggioranza. In totale, infatti, possono contare su 328 dei 630 deputati che compongono il Bundestag. E potrebbero fare a meno dei Verdi.
Se i partiti più piccoli avessero agguantato quel 5%, viceversa, una coalizione a tre sarebbe stata la strada obbligata per raggiungere almeno il numero magico dei 316 seggi necessari su 630.
Elezioni Germania, Merz: “Governo entro Pasqua”
E dunque, il 69enne conservatore Merz, ex rivale di Angela Merkel, arrivato al successo dopo aver incassato, nel passato, tante sconfitte, sarà il futuro cancelliere. E se l’obiettivo a questo punto è mettere assieme i numeri per una Grosse Koalition (a due), cioè l’unica squadra ritenuta davvero stabile, Merz avverte anche sui tempi: il nuovo esecutivo andrà formato, in ogni caso “entro Pasqua”. Otto settimane basteranno? “Io trovo – ha sottolineato – che questo dovrebbe essere un arco di tempo massimo per costruire un governo, bisogna essere veloci, la Germania deve poter agire, il mondo non aspetta”. Poi il nodo coalizione: “Se l’Unione avrà bisogno di due partner sarà più difficile, ma anche in quel caso dovrà riuscire”.
Già a poche ore dal voto l’alleato bavarese della Csu, Markus Soeder, aveva voluto subito ribadire il veto su una possibile coalizione con i Verdi (del tipo Cdu/Csu con Spd e Verdi): “Robert Habeck – aveva dichiarato – ha perso, quindi i Verdi devono andare all’opposizione. Se i liberali ce la facessero sarebbe meglio governare con loro e con i socialdemocratici, che hanno già promesso un rinnovamento”. Alla luce dei risultati, però, con i liberali fuori, la necessità di dover ricorrere ai Verdi pare essere sfumata. Il governatore della Baviera, dunque, non sarà costretto ad adattarsi.
Elezioni Germania, cosa ha detto l’ultradestra Alice Weidel
Intanto, la leader dell’AfD, Alice Weidel, ha puntato subito a una dichiarazione tesa a tirare fuori dall’isolamento il suo partito di estrema destra dicendo: “Risultato storico per AfD, noi pronti a far parte di un governo che realizzi la volontà del popolo”. Certo, è vero che l’ultradestra si afferma per la prima volta come secondo partito nella Repubblica federale ed è altrettanto vero che raddoppia i consensi rispetto a quattro anni fa. Tuttavia, non è esplosa, come si era ipotizzato nei mesi scorsi, oltre la soglia del 20%, una percentuale già ampiamente prevista dai sondaggi. Weidel nel corso dei mesi ha scelto di radicalizzare la propria posizione, approfittando anche dell’appoggio degli Usa di Trump, tra gli endorsement di Elon Musk, la spinta di JD Vance e un’ondata di terrore senza precedenti, in un susseguirsi di attentati che hanno colpito Berlino e altri centri del Paese. Sostegni espliciti che però, a conti fatti, pare non abbiano portato ai risultati realmente sperati. Intanto, dall’altra parte dell’Atlantico arriva il commento di Trump al voto: “Grande giorno per Germania e Stati Uniti”.
Elezioni Germania, Lindner lascia la politica
Altro elemento politico: dopo gli exit e con l’arrivo delle proiezioni, è diventato chiaro che i liberali saranno fuori dal Parlamento. E Christian Lindner, 46 anni, l’ex ministro delle Finanze cacciato dal Kanzler, annuncia che lascerà la politica. Olaf Scholz invece – Grande coalizione o meno – è comunque costretto ad ammettere: “Amara sconfitta”.
Merz, la Germania e il perno di un ritrovato orgoglio europeo
Le prime parole di Merz sono state per l’America di Donald Trump, che pure si è congratulato per la vittoria dei conservatori. “Per me, la priorità assoluta sarà rafforzare l’Europa il più rapidamente possibile in modo che, passo dopo passo, possiamo davvero raggiungere l’indipendenza dagli Usa” in materia di Difesa, ha chiarito. Al leader della Cdu sono arrivate immediatamente le congratulazioni non solo di Trump, ma di molti leader europei che vedono nella Germania il perno di un ritrovato orgoglio europeo e soprattutto di quel gigantesco sforzo che richiederà rafforzare la Difesa e la sicurezza europea in un’ottica di autonomia strategica.
LEGGI ANCHE Germania, Bolaffi: “Cosa significa questo voto per tutta l’Europa”
“In questo periodo di incertezza, siamo uniti per affrontare le grandi sfide del mondo e del nostro continente”, ha subito twittato il presidente francese Emmanuel Macron, che oggi a Washington vedrà il presidente Usa. E Merz ha raccolto: “Insieme ai nostri alleati, la Germania contribuirà alla libertà e alla sicurezza nel mondo”, ha assicurato.
Ora la Cdu dovrà avviare quello che in Germania è di solito un lungo e articolato iter per la formazione di un governo di coalizione con un dettagliato programma di governo frutto di infinite mediazioni. Anche se tempi difficili richiederebbero un processo veloce. Scettica Weidel sulla tenuta di un accordo Cdu/Spd: “Torneremo presto alle urne”, ha commentato.
Elezioni Germania: i giovani under 24 per l’estrema sinistra
Sono i giovani sotto i 24 anni ad avere premiato più di tutti l’estrema sinistra nel voto di ieri in Germania, mentre gli elettori più anziani hanno scelto il centro conservatore. Il quadro che emerge da un’analisi di Ard, diffusa da Deutsche Welle. Secondo questo primo studio dei flussi, il 25% degli elettori tra i 18 e i 24 anni ha votato per la Linke, contro solo il 4% degli over 70.
Seconda forza più popolare fra i giovani, l’AfD al 20%, in media nazionale, partito che solo il 10% degli ultrasettantenni ha scelto. Terza la Cdu al 13%, contro il 43% raccolto dal partito di Friedrich Merz tra i più anziani. In eguale percentuale, il 12%, i ragazzi hanno poi votato per Spd (che ha avuto il 24% tra gli over 70) e Verdi (8% tra i più anziani). Fpd ha raccolto il 6% (5% tra gli ultrasettantenni) e Bsw il 6% contro il 4% avuto dalla fascia più anziana della popolazione.