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Elezioni Francia: trionfano gollisti e socialisti-verdi

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I Partiti tradizionali tornano protagonisti in Francia dopo le forti difficoltà vissute negli ultimi anni. Alle elezioni regionali, concluse con i ballottaggi di domenica 27 giugno, gollisti e socialisti si sono divisi il Paese, lasciando a bocca asciutta sia il partito del Presidente Emmanuel Macron che quello guidato da Marine Le Pen. Si conferma elevatissima (al 66%) l’astensione, arrivata ai livelli più alti dal 1958.

A far maggior rumore è la sconfitta del partito di estrema destra Ressemblement National in Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Dopo aver vinto al primo turno, il candidato di Marine Le Pen, Thierry Mariani, è stato sconfitto al secondo dal governatore uscente Renaud Muselier (Les Républicains), che ha vinto con 15 punti di vantaggio. In base ai sondaggi, Ressemblement National avrebbe dovuto ottenere il primo posto in 6 delle 12 regioni della Francia continentale. Alla fine dei giochi, il partito non è riuscito a conquistare nessun territorio, un risultato che potrebbe creare qualche problema alla sua leader in vista delle presidenziali del prossimo anno, dove secondo i sondaggi Le Pen è a pari merito con Macron.

Sconfitto su tutta la linea anche il presidente Emmanuel Macron. En Marche, che per la prima volta nella sua breve storia partecipava alle regionali, a livello nazionale è rimasto fermo al 7%, una percentuale ancora inferiore a quella conquistata al primo turno (10%). Non a caso il delegato generale de la République en Marche (LRem), Stanislas Guerini, ha parlato di “delusione per la maggioranza presidenziale”.

Passando invece ai vincitori: il Partito Socialista è riuscito a conquistare Bourgogne-Franche-Comté, Bretagna, Centre-Val de Loire,  Nouvelle-Aquitaine e Occitania. I gollisti hanno invece trionfato in Hauts-de-France, in Auvergne-Rhône-Alpes, nel Grand Est, nei Pays de la Loire, in Provenza-Alpi-Costa Azzurra e in Normandia.

A livello Nazionale Les Républicains e alleati si sono imposti come prima forza politica del Paese, conquistando il 38% dei voti. Socialisti ed ecologisti hanno invece raggiunto il 34,5%, mentre Ressemblement National si è fermato al 20,5% delle preferenze. En Marche è al 7%.

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