Il Pd trionfa alle elezioni europee con quasi il 41% dei voti, doppiando il Movimento 5 Stelle (al 21% circa) e superando la somma di grillini e Foza Italia (poco meno del 17%). Il partito del premier Matteo Renzi batte il record di Veltroni del 2008, diventa il primo partito dell’area socialdemocratica europea e si afferma come l’unica forza politica italiana a superare il dato assoluto del 2013 (+15%), lanciando a tutti un messaggio chiaro: in caso di elezioni politiche con l’Italicum come legge elettorale, il Partito democratico sarebbe in grado di vincere da solo al primo turno.
“Un risultato storico – ha twittato il Presidente del Consiglio dopo la comunicazione dei risultati – Sono commosso e determinato: adesso al lavoro per un’Italia che cambi l’Europa. Grazie”.
Per quanto riguarda il confronto con le politiche dell’anno scorso, M5S perde quasi 5 punti percentuali, mentre Fi crolla di quasi il 6%. L’affluenza si è fermata al 57,22% degli aventi diritto. I grillini rinviano ogni commento ufficiale al pomeriggio, ma sul blog del comico genovese proliferano le manifestazioni di rabbia e delusione.
E c’è già chi ricorda quando Grillo disse a Repubblica “stavolta bisogna che la gente capisca che dobbiamo fare un culo così a tutti. Perché su una cosa non ho dubbi: o vinciamo, o stavolta davvero me ne vado a casa. E non scherzo”. Da Fi, invece, Toti si limita a far notare che su queste consultazioni “ha pesato l’assenza di Silvio Berlusconi”, che non era candidato, ma ha potuto comunque fare la campagna elettorale.
Sul fronte degli altri partiti, il miglior risultato è quello della Lega Nord (6,2%), seguita da Ncd-Udc (4,4%) e Lista Tsipras (4%), gli unici partiti minori a superare la soglia di sbarramento al 4%. Non ce l’ha fatta Fratelli d’Italia, che si è fermata al 3,5%.