Matteo Renzi si candida alle prossime elezioni europee. “Ci candideremo alle Europee con il brand de ‘Il Centro’ e non saremo soli: abbiamo nove mesi per mostrare il nostro percorso. Il mio è un appello a tutti i dirigenti di Iv a mettersi in gioco. E il primo a mettersi in gioco sarò io candidandomi al Parlamento europeo”. Il leader di Italia viva ed ex presidente del Consiglio ha deciso che farà la nuova corsa elettorale nel collegio del capoluogo lombardo.
Ranzi: “C’è bisogno di dare una sveglia all’Europa”
“Questo lo dico e lo faccio non perché uno sia alla ricerca di chissà quale ulteriore riga nel proprio curriculum – ha aggiunto Renzi nel corso di una conferenza stampa a Milano, – ma perché voglio affermare in nove mesi quello che nessuno sta affermando in Italia, ossia che c’è bisogno di dare una sveglia all’Europa sennò si va tutti a casa. L’Ue rischia di saltare”. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Renzi ha detto di “scommettere su una maggioranza tra il Ppe e i socialisti senza Alternative für Deutschland, Vox o gli estremisti di sinistra”. L’obiettivo “è avere la stessa maggioranza che c’è stata adesso portando il nostro contributo con la nostra famiglia”.
Renzi: “Italia viva non lascia ma raddoppia. Il congresso si farà”
Quanto alla sua corsa, l’ex premier ha detto che spera di “prendere voti sia a Forza Italia sia al Pd. “Non so come possa votare i sovranisti un lombardo che ha votato Forza Italia in passato e che crede in una visione europea, uno di Forza Italia secondo me lo farà un pensierino a votare ‘Il Centro’. Uno del Pd a maggior ragione”. Renzi è convinto che il nuovo brand sarà decisivo per dare le carte. “Non importa prendere il 41% per essere decisivi a questo giro. Basta molto meno e possiamo farlo”, ha proseguito il leader di Iv aggiungendo che “comunque Italia Viva non lascia ma raddoppia. E il congresso si farà”. Poi la replica a chi chiedeva se sarà della partita Letizia Moratti, già sostenuta da Iv e Azione alle scorse regionali in Lombardia: “Questo lo dovete chiedere a lei. Noi siamo qui a presentare la proposta di Iv”, ha risposto.
E con il Pd?
In merito a possibili interlocuzioni con esponenti Pd (come il sindaco di Bergamo Giorgio Gori o il milanese Pierfrancesco Maran). “Sono legato a un rapporto di stima e affetto nei confronti di coloro nel Pd hanno condiviso tante cose insieme a noi e tra questi ci sono scuramente Gori e Maran. Penso tuttavia che ci debba essere rispetto per sé stessi. Questa cosa di rimettere in discussione il Jobs Act è il simbolo se ti candidi con questo Pd qui… Io ho per me sé stesso una dignità che mi impedirebbe di candidarmi con chi distrugge il lavoro che abbiamo fatto insieme”. E ancora: “Se Maran e Gori se la sentono in bocca al lupo… Sarà bello fare un dibattito e sarà una campagna elettorale fantastica”.
Calenda (Azione): “Il Centro? Buona strada, qualunque cosa sia”
E su Calenda: Non ho nessun tipo di ostilità nei suoi confronti, l’ho voluto viceministro quando era stato sconfitto, poi ambasciatore e ministro. L’ho sostenuto alle Europee e al Comune di Roma. Da parte mia pieno rispetto. Auguri e buon lavoro a Calenda. Non vuole stare con noi? Io ho una scommessa che è quella europea”. Non è mancata la risposta dell’ormai ex alleato Carlo Calenda: “Buona strada a Renzi e al Centro”, ha detto all’agenzia Lapresse, “qualunque cosa sia”.