La notizia era ormai nell’aria, ma adesso è arrivata anche l’ufficialità. Dato che la Brexit è ancora in alto mare, il Regno Unito parteciperà alle elezioni europee. Si voterà il 23 maggio. Lo ha dichiarato David Lidington, responsabile dell’ufficio del primo ministro britannico (Cabinet Office minister) e vice premier all’Associated Press.
Un voto che rappresenta una sconfitta per Theresa May che per mesi ha ricordato a Westminster la necessità di approvare un accordo sulla fuoriuscita dall’Unione Europea ed evitare ai cittadini britannici un voto insensato. Ma la luce in fondo al tunnel della Brexit sembra ancora molto lontana e, secondo quanto previsto dall’ultima intesa concordata con il Consiglio Ue, Londra prenderà regolarmente parte alle elezioni.
Lidington ha detto che il governo sperava di concludere il processo di uscita dall’Ue prima delle scadenze previste per evitare di partecipare alle elezioni, ma non ci è riuscito. Il voto è dunque diventato inevitabile. Il vice premier ha però affermato che per il 2 luglio, giorno in cui si insedierà il parlamento a Bruxelles, Downing Street spera possa passare una nuova intesa per l’uscita dalla Ue, un’intesa che con ogni probabilità sarà frutto delle trattative tra la Premier Theresa May e il leader dei laburisti, Jeremy Corbyn.
Cosa ne sarà degli europarlamentari britannici eletti? Ancora non si sa, anche perché per via della Brexit al momento non ci sono né candidati ufficiali, né liste, con i due principali partiti (laburisti e conservatori) che sembrano non sapere che pesci prendere e soprattutto su cosa improntare la campagna elettorale data la fuoriuscita (forse) “imminente”.
I rappresentanti eletti potrebbero infatti andare incontro a mandato lampo – secondo Politico non avranno nemmeno il tempo di insediarsi – o durare fino ad ottobre. Sempre che, ovviamente, la Brexit si faccia davvero, cosa di cui ormai alcuni dubitano.
Ricordiamo che il Regno Unito ha ottenuto dal Consiglio Ue una proroga flessibile fino al 31 ottobre. Nel caso in cui riuscisse a trovare un accordo prima di questa data, Londra uscirebbe dall’Unione dal primo giorno del mese successivo al voto del Parlamento britannico.