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Elezioni europee 2024, guida al voto: tutto ciò che c’è da sapere in 8 punti

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Prima gli olandesi, poi gli irlandesi e i cechi. Da oggi tocca anche a noi. Sono ufficialmente iniziate le elezioni europee 2024 con oltre 360 milioni di cittadini Ue chiamati alle urne per eleggere i 720 rappresentanti che siederanno al Parlamento europeo nei prossimi cinque anni. 

Il calendario delle Elezioni europee 2024 

Ad inaugurare la lunga sessione elettorale di 4 giorni valida per le elezioni europee sono stati i cittadini dei Paesi Bassi, che hanno votato giovedì 6 giugno. Secondo gli exit poll in vantaggio ci sarebbe la coalizione Laburisti-Verdi guidata da Frans Timmermans che avrebbe conquistato 8 seggi, uno in più dei 7 assegnati al Partito per la libertà (Pvv), la formazione di estrema destra di Geert Wilders vincitrice delle ultime elezioni olandesi. 

Venerdì invece è stato il turno di Irlanda e Repubblica Ceca, mentre oggi, insieme all’Italia, andranno al voto Lettonia, Slovacchia, Repubblica Ceca e Malta. Italia e Repubblica Ceca sono le uniche due nazioni Ue a far votare i cittadini su due giornate diverse. Il vero election day sarà domenica 9 giugno, con altri 20 Stati membri al voto (e il secondo giorno alle urne per gli italiani). 

A prescindere dal giorno in cui si vota, lo scrutinio inizierà per tutti, in contemporanea, domenica sera dopo la chiusura dei seggi. 

Elezioni europee 2024: quando si vota in Italia?

In Italia si vota sabato e domenica. Oggi le urne saranno aperte dalle 15 alle 23, mentre domenica sarà possibile votare dalle 7 alle 23. Le stesse date e gli stessi orari saranno validi anche per le elezioni comunali e per le regionali in Piemonte. 

Elezioni europee 2024: chi può votare e quali documenti servono?

Possono votare i cittadini italiani maggiorenni e i cittadini europei che vivono in Italia (questi ultimi a condizione di aver fatto domanda). I cittadini italiani che risiedono in un altro Stato membro dell’Ue e sono iscritti all’Aire possono scegliere di votare nel Paese di residenza presso le sezioni istituite ad hoc dagli Uffici consolari. Lo stesso vale per gli elettori temporaneamente domiciliati in un Paese europeo per motivi di lavoro, studio o salute e che hanno presentato l’apposita domanda entro il 21 marzo. I cittadini residenti in un Paese extra Ue, invece, non potranno usufruire del voto a distanza ma recarsi fisicamente nel comune di residenza entro l’orario fissato per i cittadini residenti sul suolo italiano.

Consentito il voto fuorisede ai 23mila studenti e lavoratori (su 500mila papabili) che vivono in Italia ma lontano dal loro comune di residenza e che hanno presentato richiesta entro il 5 maggio. 

Per votare, si dovrà esibire al seggio un documento di riconoscimento valido e la tessera elettorale.

Elezioni europee 2024: come si vota? 

In base a quanto previsto dalla legge Ue, tutti i paesi membri devono usare un sistema elettorale proporzionale, il che significa che l’assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti. 

All’elettore verrà consegnata un’unica scheda con i simboli delle liste contenuti nei riquadri. Per votare basterà barrare il contrassegno del partito o il riquadro. 

Nel nostro Paese è previsto il voto di preferenza: ogni elettore può quindi indicare, nell’ambito della stessa lista, da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso. Per farlo occorre scrivere vicino al simbolo il cognome oppure il nome e il cognome (oppure il termine con cui è comunemente noto e specificato nella lista attraverso le diciture “detto” o “detta”) di un candidato o dei candidati della lista a cui si vuole assegnare il proprio voto. Se non si indicano preferenze il voto andrà al capolista. Non è ammesso il voto disgiunto, non si può quindi indicare il simbolo della lista e il nome di un candidato che appartiene ad un’altra.

Elezioni europee 2024: le cinque circoscrizioni

L’Italia è stata suddivisa in cinque circoscrizioni a cui corrispondono delle schede di colore diverso:

  • Grigio per la circoscrizione elettorale I – Italia nord-occidentale (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia). 
  • Marrone per la circoscrizione elettorale II – Italia nord-orientale (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna); 
  • Rosso rubino per la circoscrizione elettorale III – Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio).
  • Arancione per la circoscrizione elettorale IV – Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria). 
  • Rosa per la circoscrizione elettorale V – Italia insulare (Sicilia, Sardegna).
Fonte: ministero dell’Interno

A ogni circoscrizione viene assegnato un certo numero di seggi sulla base della popolazione che vi risiede. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza. Prevista una soglia di sbarramento, che per le liste è pari al 4% 

I candidati italiani alle elezioni europee 2024

I candidati alle elezioni europee, presentati in lista da ciascun partito o gruppo politico, sono cittadini italiani che hanno compiuto 25 anni entro il giorno fissato per le elezioni, o i cittadini di altri Paesi membri, residenti in Italia e iscritti nelle apposite liste aggiunte, che possiedano i requisiti di eleggibilità al Parlamento europeo previsti dall’ordinamento italiano e non siano decaduti dal diritto di eleggibilità nello Stato membro di origine.

Sul sito del ministero dell’Interno è disponibile l’elenco completo dei candidati alle elezioni europee per ciascuno partito e in ognuna delle cinque circoscrizioni. 

Quanti eurodeputati elegge l’Italia

I membri del Parlamento europeo vengono eletti ogni cinque anni. Fino ad oggi sono stati 705, compreso il presidente. Dopo le elezioni, in seguito a una redistribuzione per ragioni demografiche, diventeranno 720. Ogni stato membro ha diritto a un numero fisso di rappresentanti in numero proporzionale alla popolazione. Si va dai 6 per gli Stati membri più piccoli come Malta, Lussemburgo e Cipro ai 96 della Germania. L’italia ha diritto a un totale di 76 deputati, cinque in meno della Francia (81), 15 in più della Spagna (61). 

Gli ultimi sondaggi

Nel 2019 l’affluenza si fermò al 50,7%, una percentuale che potrebbe scendere ulteriormente in questa tornata elettorale. 

Secondo gli ultimi sondaggi, a livello europeo, i popolari (Ppe, centrodestra) si confermerebbero primo gruppo all’Europarlamento, seguiti dai socialisti (Pse, centrosinistra). A seguire potrebbero piazzarsi i conservatori di Erg e i liberali. 

In Italia, il primo partito dovrebbe essere FdI che, in base all’ultima rilevazione Ipsos effettuata lo scorso 23 maggio per il Corriere della Sera, si attesterebbe al 26,5%, il Partito Democratico sarebbe invece al 22,5%. Nella battaglia interna al centrodestra, sarebbe un testa a testa tra Forza Italia (9,2%) e Lega (8,6%). Il Movimento 5 Stelle è stimato al 15,4%.

Per quanto riguarda i partiti più piccoli, Alleanza Verdi Sinistra e Stati Uniti d’Europa dovrebbero superare la soglia di sbarramento, attestandosi rispettivamente al 4,6% e al 4,1%. Leggermente sotto l’asticella Carlo Calenda con Azione, stimata al 3,6%.

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