Domenica 26 gennaio, fra le ore 7 e le 23, si tengono le prime elezioni regionali del 2020. Sui media si parla quasi esclusivamente del voto in Emilia Romagna, considerato da molti una sorta di referendum sul governo Pd-M5S, ma nelle stesse ore si voterà anche in Calabria.
1) CHI SONO I CANDIDATI ALLE ELEZIONI IN CALABRIA
A sfidarsi per la poltrona di governatore nella punta dello stivale sono quattro candidati: Jole Santelli per il centrodestra, Pippo Callipo per il centrosinistra, Francesco Aiello per il Movimento 5 Stelle e l’indipendente Carlo Tansi.
2) COME SONO STATI SCELTI
Questi nomi sono il frutto di un processo di selezione a dir poco laborioso, su tutti i fronti. All’inizio, Pd e Movimento 5 Stelle ipotizzavano di esprimere un candidato comune per scaricare il governatore dem uscente Mario Oliverio (che poi si è comunque fatto da parte dopo un rinvio a giudizio per peculato) e avere più possibilità di contendere la poltrona al centrodestra, largamente favorito. Poi però i grillini, attraverso una votazione su Rousseau, hanno deciso di correre da soli.
In questo modo sono salite ulteriormente le probabilità di vittoria del centrodestra, dove pure la scelta del candidato non è stata semplice ed è arrivata solo al termine di una faida per non far scendere in campo il sindaco di Cosenza, l’azzurro Mario Occhiuto.
3) COSA DICONO I SONDAGGI
I contrasti non hanno però intaccato il vantaggio del centrodestra. Secondo una rilevazione condotta da Noto Sondaggi per la trasmissione “Porta a Porta” e resa pubblica a metà mese, Santelli – deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia, sostenuta anche da Lega e Fratelli d’Italia – potrebbe raccogliere una fetta di consensi compresa fra il 50 e il 54%. Callipo, imprenditore del tonno, si fermerebbe invece quasi 20 punti sotto, tra il 32 e il 36%. Terzo con un distacco molto ampio il professore universitario Francesco Aiello – ordinario di Politica economica ed Economia internazionale all’università della Calabria, a Cosenza – che secondo Noto non dovrebbe superare l’8-12%. Quanto a Tansi, ex capo della Protezione civile regionale e candidato civico, si fermerebbe al 3-5%. Le liste a lui collegate rischiano quindi di rimanere fuori dal consiglio regionale, dal momento che per le coalizioni è prevista una soglia di sbarramento all’8%.
4) COME SI VOTA
Quanto alle modalità di voto, ricordiamo che non è possibile il voto disgiunto: l’elettore può mettere la croce soltanto sul nome del candidato presidente e/o sul simbolo di una delle liste a lui collegate. Si può anche esprimere una preferenza per i candidati consiglieri.