Si voterà in un unico giorno, la domenica, sia per le amministrative che per il referendum costituzionale. Lo ha confermato il governo, al termine del Consiglio dei ministri, con il quale si è deciso di confermare la data del 5 Giugno per il rinnovo degli enti locali. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Angelino Alfano che aveva inizialmente proposto di estendere il voto al lunedì: “Di fronte a tante polemiche pretestuose e strumentali – ha detto – lasciamo le cose come stanno”.
Alfano ha specificato che anche al referendum costituzionale si voterà soltanto di domenica e non in due giorni. In ogni caso, ha voluto precisare il ministro, smontando le cifre sin qui circolate, la spesa in più per votare anche di lunedì “non sarebbe stata di centoventi milioni di euro, ma l’incremento sarebbe stato di circa cinque milioni di euro per le amministrative e di circa diciotto per il referendum”.
Alfano ha anche precisato che si era pensato “all’estensione del voto sia al lunedì di questo turno amministrativo che a quello della consultazione referendaria, e ovviamente per tutte le elezioni a seguire, per andare incontro a una istanza che mi veniva rappresentata da più parti e cioè di ampliare la partecipazione al voto e ridurre i rischi di astensione dalle urne. Esigenza che, tra l’altro – ha sottolineato – mi era stata rappresentata in prima battuta proprio da quei partiti di opposizione che, in questi giorni, ne hanno poi approfittato per attaccare il governo su presunte paure presenti e future”. Da qui la decisione di lasciare tutto invariato: si voterà solo di domenica.