La cinese Midea, n.1 mondiale della climatizzazione, sta movimentando l’intero settore della tecnologia domestica poiché dopo aver avviato trattative con Whirlpool per l’acquisizione delle attività europee del gigante americano, Whirlpool Emea (come avevamo già anticipato nel novembre 2017), avrebbe espresso intenzioni d’acquisto della italiana SMEG che rappresenta oggi uno dei brand mondiali nella fascia Premium e celebre per i suoi elettrodomestici firmati Dolce&Gabbana. SMEG – come riporta il blog La casa di Paola – avrebbe smentito la trattativa come peraltro è d’obbligo in questi casi, ma è ormai assodato che i colossi cinesi della tecnologia domestica sono da tempo a caccia di brand italiani e non per trasferire la produzione in Cina ma per dare smalto con marchi di prestigio all’immagine cheap del made in China. E del resto, a sostegno delle prime indiscrezioni vi sono tre fattori, il primo è la dichiarazione che il presidente e Ceo del gruppo Paul Fang aveva espresso a suo tempo a proposito dei programmi di espansione al di fuori dell’Asia:
“Certo, siamo interessati a fare acquisizioni ogni volta si manifesti l’opportunità di farlo”. Il secondo fattore riguarda la liquidità eccellente del gruppo che vanta un fatturato di oltre i 23 miliardi di dollari, 8 di cash e oltre 50 di capitalizzazione di mercato. Quanto alla proposta per l’acquisizione di Whirlpool Emea, nella prima settimana di gennaio i vertici delle due multinazionali si sono incontrati nella sede europea di Whirlpool a Rho (Milano) per quella che sarebbe la fase definitiva (e molto complicata) della trattativa. Questo ha creato un comprensibile clima di agitazione tra i dipendenti. Anche perché –ed è questo il terzo fattore che comproverebbe un cambiamento societario del ramo europeo-c’è stato l’addio di Esther Berrozpe Galindo, presidente Emea e vicepresidente esecutivo di Whirlpool Co., sostituita ad interim da Marc Bitzer CEO della Corporation, preceduto e seguito da una serie di cambiamenti ai vertici europei mai vista prima. E culminata con la recentissima nomina di un nuovo Presidente per l’Europa, il francese Gilles Morel, subito dopo l’addio, anche questo di notevole “peso”, dell’Ad di Whirlpool Italia di Davide Castiglioni. E con una serie di cambiamenti di manager a tutti i livelli anche a seguito della acquisizione del gruppo Indesit.
Whirlpool Emea inoltre ha registrato nel secondo trimestre del 2018 un “buco” di 657 milioni di dollari con un calo del fatturato da 5,3 a 5,1 miliardi. Quanto alla Smeg (fatturato intorno ai 700 milioni di euro, gamma molto alta), rappresenta per i giganti cinesi a caccia di aziende europee strutturate industrialmente, un’eccellente risposta a quanto ha già fatto Haier con l’acquisizione di General Electric (majap di gamma alta), Fisher&Pykel (builtin Premium e hitech) e Candy-Hoover (grandi elettrodomestici App Controlled). Hisense ha di recente assorbito Gorenje, società slovena specializzata nel bianco mentre Midea ha preso il controllo del settore dei maiap della Toshiba. Con Smeg avrebbe il vantaggio di un brand di grande attrattiva con un design spiccatamente italiano che oggi si vende molto bene in tutto il mondo. Dopo di che a restare sullo scenario europeo dei grandi elettrodomestici – sottolinea il blog La casa di Paola – solo la tedesca Teca e la polacca Amica. Evidentemente esaurita l’onda di espansione e di Merger&Acquisition dell’elettronica di consumo, travolta da una guerra disastrosa dei prezzi, a creare valore sono rimasti gli elettrodomestici sia grandi che piccoli, che saranno il centro della grande futura integrazione negli edifici residenziali tra internet, tlc, Iot e security.
Ma le fonti di tutto quanto riportato sopra? L’unica cosa citata è “La Casa di Paola” che tra l’altro è il blog di chi ha scritto questo articolo.
Senza fonti questo articolo è palesemente una fake news, da poter segnalare alla PP.
Ciao