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Elettricità con sole e sabbia: al via il primo impianto A2A-Magaldi

L’impianto, il primo al mondo nel suo genere, è stato inaugurato ieri da A2A in Sicilia, vicino Messaina, utilizzando la tecnologia Stem sviluppata dal gruppo italiano Magaldi che utilizza la sabbia come mezzo di accumulo dell’energia termica – Tra i vantaggi di Stem ci sono la sua ecosostenibilità, la configurazione modulare e la possibilità di ibridarlo con impianti alimentati diversamente.

Elettricità con sole e sabbia: al via il primo impianto A2A-Magaldi

Sole e sabbia per produrre elettricità. Avveniristico? Assolutamente no: il primo impianto al mondo è stato inaugurato ieri 30 giugno, presso il Polo Energetico Integrato di A2A a San Filippo del Mela (vicino Messina). Utilizza la tecnologia Stem, messa a punto dal gruppo Magaldi che lo ha brevettato.Il sistema, innovativo,  si basa sulla tecnologia di produzione di energia da solare a concentrazione attraverso l’impiego della sabbia come mezzo di accumulo dell’energia termica generata dalla radiazione solare, in grado di garantirne il funzionamento continuo anche in assenza dell’irraggiamento solare.

La struttura per la produzione di energia rinnovabile è il frutto della collaborazione tra A2A, la più grande multiutility italiana ai vertici nei settori di energia e ambiente, calore e reti, e il Gruppo guidato da Mario Magaldi, leader mondiale nella ricerca e produzione di soluzioni innovative nel campo dell’energia solare.

Stem presenta una configurazione modulare, che si fonda sulla combinazione e l’interconnessione di un multiplo di moduli base, ognuno della potenza nominale di 2 MW termici. Un singolo modulo è in grado di produrre vapore surriscaldato a 520°C ad alta pressione in base alle caratteristiche del ciclo termodinamico dedicato. Lo stesso consente, inoltre, un accumulo termico pari a 6 ore alla potenza nominale o una maggiore durata nel caso in cui sia richiesta una potenza inferiore.

Le caratteristica principale della tecnologia Stem è l’ecosostenibilità del sistema, che impiega materiali compatibili con l’ambiente – vetro per gli specchi, acciaio per le strutture e sabbia per l’accumulo dell’energia termica – e che determina un impatto visivo limitato, molto inferiore a quello dei sistemi a torre centrale. Il sistema, inoltre, può essere ibridato, ovvero integrato con altri impianti alimentati con fonti energetiche rinnovabili e fossili alfine di sopperire a periodi senza insolazione e garantire l’esercizio continuativo dell’impianto.

Pubblicato in: Tech

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