La cinese Midea potrebbe essere vicina alla firma per l’acquisizione della svedese Electrolux, dopo lunghe trattative e grazie al sostegno dell’Investor AB della famiglia Wallenberg, il maggiore azionista di Electrolux. La casa svedese di elettrodomestici nel primo trimestre ha riportato utili complessivamente migliori del previsto, pur evidenziando una perdita netta e un flusso di cassa negativo.
Già dallo scorso febbraio Midea aveva mosso i primi passi verso Electrolux, passi diventati più sicuri il mese sucessivo.
Il governo italiano esercita la Golden Power
La notizia dell’acquisizione, riportata dai principali quotidiani economico-finanziari del mondo, arriva quasi contestualmente con la decisione del Consiglio dei Ministri italiano di voler eserciterare poteri speciali in termini di asset strategici in relazione all’operazione Whirlpool Emea e Arçelik, nel timore di perdere completamente il controllo di altre fabbriche italiane di altissimo valore. Questo consentirà di verificare la modalità di mantenimento dell’occupazione e di rilancio dei siti di R&D, produttivi e di filiera collegati alle fabbriche italiane della Whirlpool, ma anche ovviamente di Electrolux.
Come di comporrà ora il puzzle della tecnologia in Italia?
Si tratta di capire cosa accadrà nell’intero comparto della tecnologia domestica dopo la sparizione o il ridimensionamento dei big americani ed europei, e il dinamismo dei nuovi protagonisti. Tra i quali spicca la turca Arḉelik che ha comprato il 75 per cento di Whirlpool Emea (la parte più tecnologicamente avanzata della Corporation americana), dopo averne assorbito a suon di milioni di dollari le attività russe e le fabbriche turche. Arçelik Anonim Sirketi nel primo trimestre, ha visto calare l’utile netto che è stato di 1.074,46 milioni di lire turche rispetto ai 1.165,59 milioni di lire turche di un anno fa.
Anche Samsung corteggia Electrolux
Samsung è anch’essa interessata alla società svedese, nonostante sia alle prese con profitti in calo del 95% a causa è il crollo della domanda dei chip di memoria. Tuttavia Samsung di risorse finanziarie ne ha accumulate parecchie essendo, tra l’altro, tuttora un chaebol, una conglomerata in stile IRI italiana e cioè con fortissimi sostegni dello stato da sempre impegnato nel finanziare i settori R&D delle sue mega aziende hi tech.
I rapporti di lunga data di Midea ed Electrolux
Sin dal 2017 tra Midea e Electrolux è attivo un mega accordo per una joint venture strategica, della quale la maggioranza è cinese, per promuovere e distribuire il elettrodomestici AEG di marca tedesca premium per i clienti cinesi, ma soprattutto per aprire ai prodotti europei di Electrolux un accesso al mercato cinese senza pari. I brand di alto valore di proprietà della svedese possono cioè essere spalmati sui prodotti della gigantesca area dei sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria (HVAC), in crescita esponenziale, e dove gli analisti vedono prossimi giganteschi investimenti. Perché quello di cui Midea è fortemente carente sono proprio marchi di risonanza e affidabilità mondiale che possono diventare altamente strategici in vista dell’espansione tecnologica futura dei settori nei quali Midea detiene il primato mondiale e cioè quelli del trattamento dell’aria.
Proprio questi ultimi stanno ricevendo previsioni gigantesche di investimento per l’aumento delle temperature e dell’umidità in tutto il mondo, per la richiesta pressante dei consumatori di device ad alta efficienza energetica e con trattamenti sofisticati dell’aria e dell’igiene (in netto peggioramento). Questi trend premieranno soprattutto i prodotti certificati dalle uniche etichette energetiche affidabili, quelle europee. E qui il vantaggio culturale, tecnologico e competitivo delle etichette energetiche europee –delle quali Electrolux è sempre stato il primo sostenitore-vale oro.