La Spagna chiederà a Bruxelles tra i 40 e i 42,5 miliardi di euro per il salvataggio del sistema bancario del Paese. Lo scrive El Pais che cita alcune fonti europee. Nel dettaglio, si legge nell’articolo, 37 miliardi sono destinati alle quattro banche nazionalizzate (Bankia, Novagalicia, CatalunyaCaixa e Banco de Valencia), più di 2,5 miliardi per ricapitalizzare Sareb e tra 2 e 3 miliardi per altre entità che possono richiedere soldi pubblici.
Intanto il vicepresidente della Bce, il portoghese Vítor Manuel Ribeiro Constâncio, ha detto di attendersi che la Spagna richieda un programma di aiuto europeo, che spianerebbe la strada all’intervento di soccorso in parallelo della Bce con il piano Omt di acquisti di titoli di Stato. Secondo quanto riporta Dow Jones, Constancio ha anche espresso l’auspicio che i progetti per creare una vigilanza unificata sulle banche in Europa vengano approvati entro la fine dell’anno, mentre la cosiddetta “Unione bancaria” rappresenta il pilastro più importante oper stabilizzare l’area euro.
Nella giornata di ieri invece l’Ansa aveva comunicato che l’Unione Europea avrebbe versato 35 miliardi di euro al fondo di salvataggio delle banche spagnole (Frob) il prossimo 15 dicembre, ma in cambio chiederà massicci licenziamenti in quattro banche nazionalizzate. E’ quanto riporta El Pais, secondo il quale i fondi arriveranno direttamente nelle casse degli istituti a fine anno. Bankia potrebbe venire costretta a licenziare 6.000 dipendenti su 20.000, NovaGalicia altri 2.000 su 5.800 e potrebbero chiudere 1.000 filiali complessivamente.