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Egitto, ultimatum a Morsi: 5 ministri si dimettono

Dopo le manifestazioni di piazza, il gruppo Tamarod – che guida la protesta egiziana – ha lanciato un ultimatum a Mohamed Morsi: dovrà dimettersi entro domani pomeriggio alle 17 e lasciare spazio ad elezioni presidenziali anticipate, altrimenti inizierà una violenta campagna di disobbedienza civile. Al momento il bilancio degli scontri è di 16 morti e oltre 800 feriti.

Cinque ministri del governo Morsi hanno già preso la strada delle dimissioni, dicendo di volersi unire ai manifestanti e di essere contrari alla politica del governo. Lo riferiscono fonti del governo egiziano, precisando che si tratta dei titolari del Turismo, dei Rapporti col Parlamento, delle Telecomunicazioni, dell’Ambiente e delle Risorse idriche. 

Oggi un gruppo di manifestanti ha attaccato il quartier generale dei Fratelli Musulmani al Cairo, dove sarebbe asserragliato il presidente Morsi. Nelle manifestazioni notturne davanti alla sede del movimento un giovane di 26 anni ha perso la vita. L’ostaggio è stato ricoverato in condizioni critiche a causa di alcune pugnalate.

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Tags: Egitto