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Efficienza energetica, workshop Agici con utilities e Esco

Workshop Agici oggi a Milano – Il fatturato delle società che fanno dell’efficienza energetica il proprio core è più che raddoppiato negli ultimi anni, ma rimangono ancora molti i nodi e le criticità da risolvere per dare definitivo slancio al settore. Inutilizzati gran parte dei 900 milioni del conto termico. Molte Esco sono sottocapitalizzate

Oggi 8 ottobre 2015, dalle 9:00 alle 13:30, a Milano, presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo – Sala Manzù in via Romagnosi 8, si terrà il secondo Workshop CESEF di Agici Finanza d’Impresa dal titolo: Efficienza energetica. Come competere e investire in un mercato in fermento. Saranno molti gli esponenti di istituzioni, impresa e finanza che saranno presenti all’incontro.

Nel corso della mattinata verranno discusse le best practice più rilevanti in Italia, come le strategie di Hera ed Enel, i grandi progetti per la PA di Manutencoop, A2A e Iren, l’innovazione tecnologica di Avvenia, Bartucci e YouSave, per cercare di rilevare i motivi di un successo e tracciare un percorso.

Il fatturato delle società che fanno dell’efficienza energetica il proprio core business, infatti, è cresciuto del 108% nell’ultimo triennio, ma il quadro italiano del settore continua ad essere in chiaroscuro: le risorse finanziarie continuano ad essere poche e potrebbero essere spese meglio: ad esempio, i 900 milioni di euro del Conto Termico rimangono ancora ampiamente inutilizzati, mentre il sistema dei certificati bianchi potrebbe essere a breve soggetto a modifiche sostanziali.  

La maggior parte delle ESCo (Energy Service Company) sono, inoltre, ampiamente sottocapitalizzate (148mila euro in media nel 2014) in questo momento e hanno scarso accesso al mercato del credito. Ciò limita soprattutto il loro potenziale di azione, non permettendo di realizzare progetti di grandi dimensioni. 

Per lo sviluppo del settore sarà vitale l’arrivo di nuovi strumenti finanziari in grado di sostenere gli investimenti in efficienza energetica. È necessario, poi, che il Governo sostenga con la massima decisione il settore, in una prospettiva tuttavia di efficienza della spesa ed è auspicabile, infine, che ESCo e utilities strutturino partnership industriali e finanziarie. 

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