“Efficienza energetica: occorre dare ai gestori il tempo per recuperare gli investimenti, al pubblico la possibilità di giovarsene”: così Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha commentato uno dei temi cruciali delle politiche energetiche nazionali.
Il raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi di riduzione dei consumi suggerisce ai Comuni formule nuove di gestione molto sfidanti. Su questo fronte, del resto “la finanza non è un problema – assicura Venier in apertura del convegno ‘Finanziare l’efficienza energetica nella PA’, organizzato questa mattina dal CESEF (Centro Studi Efficienza Energetica) nella sede Hera di Bologna –. Al contrario, per interventi di efficientamento sono disponibili ampi strumenti per ottenere le risorse necessarie”.
Il sistema, però, funziona in maniera efficace solo se è chiara la suddivisione dei ruoli. “La cornice operativa è fondamentale per il buon esito. L’Amministrazione fissa obiettivi e traguardi – prosegue l’AD Venier –, al gestore il compito di porre in essere gli interventi funzionali a raggiungerli”.
“Il nostro Gruppo – ha concluso Stefano Venier – è da sempre in prima linea sul fronte dell’efficienza energetica. Con i 117 interventi realizzati nel 2016, abbiamo già prodotto un taglio dei consumi del 2,6%, rispetto al traguardo del 3% fissato per l’anno in corso che, grazie alle attività già pianificate, sarà superato senza difficoltà. È per questo che lo abbiamo rivisto al rialzo puntando al 5% entro il 2020″.
Il Direttore del CESEF, Stefano Clerici, ha così commentato: “Le PA devono comprendere le opportunità che l’efficienza energetica genera in termini economici, ambientali e anche politici. Per questo il CESEF sta costruendo la cassetta degli attrezzi per l’efficienza energetica nella PA per fornire gli strumenti più appropriati per risolvere i problemi che bloccano gli investimenti in questo ambito. Dal punto di vista dei finanziamenti è essenziale l’utilizzo di contratti evoluti di partenariato pubblico privato, capaci di ripartire in modo corretto i rischi del progetto tra PA e operatori privati e attrarre le abbondanti risorse disponibili soprattutto dal mondo bancario”.
Al convegno, organizzato in collaborazione con Confservizi Emilia Romagna, sono stati presentati alcuni casi di successo nell’ambito della Pubblica Amministrazione. Tra le istituzioni intervenute, la Regione Emilia Romagna, i Comuni di Bologna e Budrio, l’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena e l’Anci Emilia Romagna. Molte anche le aziende al tavolo insieme ad Hera Luce, società del Gruppo e secondo operatore italiano nel campo dell’illuminazione pubblica, che ha presentato come best case i piani di riqualificazione energetica in corso in alcuni Comuni dell’Emilia Romagna.