Pechino vuole rispondere ai dazi di Trump abbassando le tariffe all’import. La strategia, confermata ieri dal ministero delle Finanze, mira risvegliare la domanda interna e mitigare gli effetti dello scontro commerciale con gli Stati Uniti.
La mossa è destinata a favorire le altre economie asiatiche, a partire dal Giappone, già stimolate dalla buona salute degli Usa, il primo cliente dell’area. Fanno meno paura, in questa cornice, gli effetti dei rialzi dei dazi di Trump, di ottimo umore per le performance di Wall Street, spinta al rialzo dalla conferma che la congiuntura va a gonfie vele: le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono calati ai minimi dal 1969.
Il Presidente, convinto a ragione che l’economia sia l’arma in più per vincere le elezioni di novembre nonostante si stia stringendo la morsa sul Russiagate, dedica il suo tweet quotidiano ai Paesi Opec. “Senza la nostra protezione – scrive – la loro sicurezza avrebbe i giorni contati. Ma continuano a chiedere prezzi più alti per il loro petrolio”. Il Toro, insomma, ha nel Presidente un angelo custode non sempre ascoltato: gli operatori si accingono a registrare il prossimo aumento dei tassi da parte della Fed nonostante i moniti del presidente. Solo la curva dei tassi, sempre più stretta, segnala che il mercato nutre dei dubbi sulla tenuta del boom.
TOKYO AI MASSIMI DA OTTO MESI
Le Borse, per ora, possono brindare ai nuovi record di Wall Street.
Continua il recupero delle borse cinesi. Avanza dell’1% per Hong Kong, leggermente meglio l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen che nell’ultima settimana ha guadagnato il 2,7%. Invariato, intorno a quota 6,84, il cambio dollaro yuan.
Tokyo guadagna lo 0,9%, portandosi ai massimi da otto mesi, mentre lo yen si indebolisce su dollaro a 112,7, minimo degli ultimi due mesi.
Giornata di primati per Wall Street: Dow Jones (+0,95%) e S&P 500 (-0,78%) toccano nuovi primati assoluti. Sale anche il Nasdaq (+0,98%). Tump ha festeggiato con un telegrafico: “Congratulazioni America”.
Tutti positivi gli indici settoriali, con l’eccezione dell’energia.
BOOM DI NIKE: VENDITE +61% GRAZIE AL CAMPIONE ANTI-TRUMP
Brilla Nike (+1,1%): le vendite in Usa sono salite del 61% dopo l’ingaggio come testimonial di Colin Kaepernick, il giocatore di football simbolo della protesta contro il razzismo.
Contrastati i prezzi del petrolio, comunque sotto la soglia di 80 dollari gradita all’Arabia Saudita. Il Brent tratta a 78,72 dollari al barile.
Debole ieri Saipem (-1,75%). La società, che si è riservata di ricorrere contro la sentenza, è stata condannata insieme al suo ex-Ad Pietro Franco Tali per presunte tangenti pagate per appalti in Algeria. Kepler Cheuvreux ha tagliato il target price a 4,4 da 4,5 euro.
BORSE EUROPEE IN SALITA, MA LO SPREAD NON SCENDE PIÙ
L’Italia continua a movimentare il quadro dei mercati europei.
Lo spread Italia-Germania, così come il differenziale Italia Spagna, da qualche giorno ha smesso di scendere, anche per effetto delle dichiarazioni arrivate da alcuni esponenti della maggioranza. Nel pomeriggio il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha confermato l’intenzione di sterilizzare le clausole di salvaguardia che farebbero scattare l’aumento dell’Iva a partire dal 2019.
Stamane con il dato definitivo sulla produzione industriale rilasciato dall’Istat i tecnici del ministero dell’Economia avranno in mano tutto quanto necessario ai loro calcoli sulla traiettoria dei conti pubblici: si dovrebbe sapere se c’è spazio per il reddito di cittadinanza, per la flat tax e per l’abolizione della legge Fornero. Intanto: l’Ocse ha tagliato di 0,2 punti percentuali la stima sulla crescita del Pil italiano nel 2018, portandolo all’1,2% dall’1,4%, mentre resta confermata all’1,1% la previsione per il 2019.
Positivo ieri l’azionario europeo ha preso gradualmente quota, trainato dai guadagni di Wall Street. Anche stamane, secondo i futures, è prevista una partenza in salita. Il miglioramento della congiuntura si è trasmesso all’euro che ha potuto progressivamente issarsi sopra 1.17 contro il dollaro, assieme ad una sterlina arrembante, che ha guardato più all’andamento dei consumi UK ben sopra attese che non alle dichiarazioni contrastanti uscite dal Summit di Salisburgo sulla Brexit .
LONDRA, NEL WEEK END SI DECIDE LA SORTE DI SKY
Toniche le Borse di Francoforte (+0,9%), Madrid (+1%) e Parigi (+1,1,%). Londra, frenata dalle discussioni sulla Brexit, fa leggermente peggio (+0,49%). Nel week end si deciderà la sorte di Sky, contesa tra Comcast ed il gruppo Murdoch. Lo ha deciso la Vigilanza britannica che ha stabilito le modalità della gara che prevede solo tre possibili round. Il match si concluderà entro domenica sera. Per ora l’offerta più altra (26 miliardi di sterline) è di Comcast.
Ha partecipato al rally anche Milano +0,51% a 21.388 punti.
Il rendimento del Btp decennale è salito fino a 2,893% da 2,859% del finale di seduta di ieri dopo minimo a 2,803% a metà seduta. La forbice con i Bund è risalita fino a 242 punti da 237 della vigilia, dopo minimo a 232.
AL VIA LE ASTE DEL TESORO: 1,75 MILIRDI DI CTZ
Intanto è di nuovo tempo di aste. Martedì il Tesoro offrirà tra 2 e 2,75 miliardi tra Ctz e Btpei. Nel dettaglio, saranno offerti 1,25-1,75 miliardi di euro del Ctz marzo 2020 e tra 750 milioni e 1 miliardo di euro del Btpei settembre 2032.
La Spagna ha collocato 1,056 miliardi di euro di Bonos con scadenza nel 2021, 880 miliardi nel 2022, 740 miliardi nel 2025 e 1,806 miliardi nel 2028. Parigi +0,9%. Anche la Francia ha terminato l’asta dei titoli di stato collocando 3,221 miliardi di euro di Oat con scadenza nel 2021, 3,197 miliardi nel 2024, 1,076 miliardi nel maggio 2026.
MALACANZA VINCE IL DUELLO IN CARIGE
Virano in negativo i bancari, con l’indice italiano a -0,11% contro il +1,3% di quello europeo. Bene Unicredit (+1,05%), la preferita dagli analisti di Oddo BHF. In calo al contrario Ubi Banca (-2,44%) e Mediobanca (-1,44%), nel giorno del cda.
Banca Carige segna -4,55%, nel giorno in cui l’assemblea ha nominato il nuovo cda, con la lista Malacalza che ha ottenuto la maggioranza (7 consiglieri su 11). Pietro Modiano è stato nominato presidente.
STM AL TOP, ATLANTIA VERSO LA SPAGNA
Stm rimbalza dopo le perdite dei giorni ed è la migliore del listino con +3,5%. Credit Suisse ha confermato la raccomandazione Outperform ed il target a 27 euro.
Atlantia sale dell’1,43%. Fonti riferiscono che la società, insieme ad Acs e Hochtief, creerà la settimana prossima il veicolo che controllerà la spagnola Abertis, compiendo un ulteriore passo avanti verso il perfezionamento dell’operazione. Conte ha ribadito che la concessionaria Autostrade per l’Italia non parteciperà ai lavori di ricostruzione del ponte Morandi, crollato a Genova il mese scorso, ma solo al suo finanziamento.
SALE FCA, PASS I MANO IL 18% DEI TITOLI JUVENTUS
Sale Fiat Chrysler (+1,5%) dopo che notizie di stampa hanno dato per chiusa la trattativa con Kkr per la cessione di Magneti Marelli. Secondo alcuni analisti la vendita ha aspetti negativi, perché Fca si priverebbe della società più tecnologica del gruppo.
Battuta d’arresto al termine di una seduta mozzafiato per la Juventus (-5,4%), pur vittoriosa all’esordio in Champions League, dopo aver toccato un picco a 1,8 euro. Sono state scambiate sul mercato più di 182 milioni di azioni, ossia il 18% del capitale della società presieduta da Andrea Agnelli, più del doppio del record precedente che risaliva al 2012.
TELECOM VERSO NEXTEL, ESCE DA PERSIDERA
Inwit +2,3%. Rai Way (-1%) sta studiando una nuova offerta su Persidera, controllata da Telecom Italia (+0,2%), che a sua volta valuta un’offerta per l’operatore tlc sudamericano Nextel.
Bene Tecnogym (+2,08%) sulla scia del rialzo dell’utile semestrale del 99% a 377 milioni.
Sale anche Ovs (+5,23%): la semestrale ha registrato ricavi stabili ed Ebitda in calo.
Nuovo rimbalzo di Astaldi (+6,66%), dopo i ribassi degli ultimi tempi sulle presunte difficoltà per il varo del piano di rafforzamento patrimoniale.