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Effetto Pil e la Borsa chiude in rosso

Arretrano le Borse europee dopo la pubblicazione dei dati sul Pil di Germania, Francia ed Italia, inferiori alle aspettative. 
A Milano l’indice Ftse Mib scende dello 0,5%. Il bilancio settimanale registra un calo dell’1,9%. Da inizio anno Piazza Affari avanza del 22%.  Il Btp decennale chiude a 1,735%. Si allarga a 116 punti base lo spread Btp/Bund. In terreno negativo anche Francoforte -0,22%, Parigi e Madrid entrambe -0,5%. Londra -0,11%. Positiva Wall Street: il Dow Jones guadagna lo 0,3%, l’S&P500 lo 0,2% ed il Nasdaq è invariato.

Stamattina il Parlamento greco ha approvato l’accordo con i creditori sul terzo salvataggio della Grecia. L’intesa è passata con 222 voti a favore, 64 contrari e 11 astenuti. Il voto, sblocca aiuti per 85 miliardi di euro. Ma cresce il rischio di elezioni anticipate.
 Si attende ora il parere dell’Eurogruppo, la riunione è in corso. 

Nel listino milanese, sono scese le banche, Ubi Banca -1,6%. Intesa Sanpaolo  -0,9%. Unicredit -0,4%, Banco Popolare -1,1%.
In evidenza  UnipolSai si è messa in luce con un rialzo dell’1,1%. Azimut  -0,4%.

Tra gli industriali, Fiat Chrysler  +0,4%. Prysmian +0,1%. Stmicroelectronics [STM.MI] -1,5%. Tra le utility, Iren +2,5%: la società punta a rilevare Amiu Genova, attiva nella filiera rifiuti, ed anche Atena, multiutility.

Nel lusso rallenta  Yoox  -0,5%: la concorrente tedesca Zalando aprirà una sede logistica per il mercato italiano Tod’s  +0,9%, Moncler  +0,8%, Ferragamo +0,7%. Brilla, pur  con volumi modesti Autogrill+1,05%. 

Fuori dal listino principale spicca Damiani (+7,39%) sulla scia della trimestrale. La prospettiva della partecipazione a movimenti di M&A mette le ali a Tiscali [TIS.MI] +5%.

 

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