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Effetto Libia spinge il petrolio oltre 70 dollari. Domani il Def

FIRSTonline

Le Borse riaprono stamane i battenti all’insegna del rialzo, poi frenano. A sostenere l’ottimismo ci hanno pensato i dati sul mercato del lavoro Usa (+196 mila posti a marzo, +3,2% l’aumento delle buste paga) e l’annuncio di nuovi stimoli da parte della Cina: un documento pubblicato ieri sera sul sito della Banca centrale anticipa tagli alle riserve obbligatorie delle banche “per incoraggiare i prestiti alle piccole e medie imprese”. I grandi, insomma, fanno a gara a sostenere i mercati così esorcizzando i segnali di rallentamento e i timori per la prossima campagna delle trimestrali Usa. Ma i mercati non si fanno illusioni: per la prima volta dal 2016 ci saranno un calo medio dei profitti. Venerdì il primo test con JP Morgan e Wells Fargo.

VOLA SHANGHAI, NISSAN CANCELLA GHOSN

Le Borse cinesi ripiegano così dopo un avvio in rialzo: da +1,4%, ai massimi da 13 mesi, l’indice Csi chiude a -0,5%. In flessione anche gli altri listini asiatici: Hong Kong -0,3%%.

La Borsa di Tokyo chiude a -0,2%, comunque sui massimi. Un’assemblea infuocata di Nissan ha destituito Carlos Ghosn da tutte le cariche nel gruppo ma ha assolto, tra le proteste, il resto del board dalle accuse di omesso controllo. Carole Ghosn, moglie dell’ex ceo, ha lasciato di corsa Tokyo senza esser stata ricevuta dagli inquirenti, per paura di esser fermata a sua volta.

Sul mercato valutario deboli l’euro a 1,218 sul dollaro, non lontana dai minimi degli ultimi venti mesi. L’oro tratta a 1.296,31 dollari l’oncia. Soffre la sterlina, a 1,3046 sul dollaro: Theresa May ha ammesso che il suo accordo può essere approvato solo con il supporto del Partito Laburista. La possibilità di un’estensione flessibile, proposta da Bruxelles, è stata definita “un purgatorio” da un importante membro del Parlamento britannico. Mercoledì il voto dell’Eurogruppo.

I future sulle borse europee anticipano un avvio contrastato.

EFFETTO LIBIA, PETROLIO OLTRE I 70 DOLLARI

In fermento il petrolio, sostenuto dai bagliori della guerra tra le fazioni libiche. Il Brent tratta stamane sopra la barriera dei 70 dollari (70,73), Wti a 63,46 dollari.

Il bond di Aramco, il colosso del petrolio saudita, emesso per 10 miliardi di dollari ha raccolto richieste per 30 miliardi.

ALLARME DI BROKINGS: “ECONOMIE IN FRENATA”

Si profila una settimana politica e finanziaria intensa che prevede tra l’altro gli incontri della primavera del Fondo Monetario internazionale, l’occasione per fare il punto sulla congiuntura in frenata delle locomotive dell’economia globale. L’indice elaborato dalla Brookings Institution parla di “frenata sincronizzata”: non è recessione, ma i segnali di allarme (Italia ma non solo, non mancano).

TRMP INSISTE: TAGLIARE I TASSI DI MEZZO PUNTO

Ancora una volta sotto i riflettori ci saranno le banche centrali. La pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Fed, prevista per mercoledì, cade in un momento di estrema tensione tra i banchieri di Washinton ed il presidente Trump che, dopo aver annunciato la nomina di due suoi fedelissimi nel board, ha sostenuto la necessità di tagliare i tassi di almeno mezzo punto. Dai verbali dovrebbe emergere una visione “colomba” ma non così estrema.

BCE, TEST PRIMA DEI PRESTITI TLTRO. ULTIMA CHIAMATA PER LONDRA

Il giorno dopo toccherà alla Bce. Gli operatori non prevedono un cambio di rotta a Francoforte. Il varo dei prestiti Tltro dovrebbe avvenire a giugno, le prime operazioni si faranno a settembre, tre mesi prima dell’uscita di Mario Draghi.

DEF, COMINCIA L’ITER. PER I CRAC BANCARI (FORSE) SI CHIUDE

Domani il Documento di Economia e Finanza dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri di martedì. Il ministro Giovanni Tria ostenta ottimismo dopo aver incassato all’Ecofin il placet del commissario agli Affari economici Ue, Pierre Moscovici, che lo ha definito “l’uomo giusto, al posto giusto, al momento giusto”. Ma il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis,ha raffreddato gli entusiasmi: la stima di +0,2% delle previsioni economiche d’inverno “potrebbe essere rivista in basso, e dobbiamo vedere che implicazioni avrà sul bilancio”.

Terrà banco anche il rimborso alle vittime dei crac bancari, al centro dell’incontro tra il premier Giuseppe Conte e le associazioni dei risparmiatori.

Da inizio anno la Borsa italiana, sui massimi da agosto. Ha registrato un rialzo del 19% circa. Si è trattato della quarta ottava di fila con il segno più.

FCA COMPRA I DIRITTI ELETTRICI DI TESLA, ELKANN OGGI AL CERN

All’attenzione di Piazza Affari stamane l’acquisto di crediti verdi “per centinaia di milioni di euro” da parte di Fiat Chrysler a vantaggio di Testa. Il gruppo italoamericano, in ritardo nella corsa a rispettare le norme sulle emissioni di CO2 previste dal 2021, ha dato vita ad un pool che permetterà di far media tra i veicoli del gruppo e le elettriche di Tesla. La patente ad inquinare consentirà a Fca di guadagnare tempo prezioso per accelerare sul fronte dell’elettrico e dei motori ibridi. Qualcosa di più potrà dire oggi a Ginevra John Elkann in occasione della presentazione al Cern del progetto Fca ‘Science Gateway’ in memoria di Sergio Marchionne che sarà illustrato dal direttore generale Fabiola Gianotti.

BNCHE, CASTAGNA SCEGLIE UBI, MEGLIO DI MPS

I merger bancari restano al centro delle attenzioni del mercato. Sul fronte internazionale l’attenzione sarà per l’esito dei colloqui tra i vertici di Deutsche Bank e di Commerzbank nel fine settimana. Giornate importante anche per il risiko bancario italiano. All’assemblea di bilancio di Banco Bpm, l’ad Giuseppe Castagna ha espresso il gradimento per un percorso comune con banche dei territori limitrofi, “le zone più ricche e produttive del Paese”, ovvero Ubi Banca o Bper. Scartata l’ipotesi Mps perché da questa fusione, ha detto il manager, nascerebbe un gruppo con una rete di filiali” omogenea” in tutta Italia e quindi sarebbe una sorta di ripetizione (in piccolo) di Intesa Sanpaolo e Unicredit.

PIOGGIA DI ASSEMBLEE. RIFLETTORI SU UNICREDIT

Settimana ricca di assemblee per Piazza Affari. Si comincia domani con Banca Mediolanum, mercoledì toccherà a Fineco e Piaggio, giovedì a Banca Mps, Recordati e, soprattutto, a Unicredit. Venerdì sarà la volta di Ubi e Cattolica assicurazioni. Al centro della scena saranno però i conti della galassia Agnelli: Cnh, Ferrari e Fiat Chrysler, concentrati nella giornata del 12 aprile.

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