Come nelle peggiori previsioni, i mercati reagiscono male al crollo della situazione in Grecia. I primi segnali di allarme arrivano dal mercato dei titoli di Stato, dove lo spread italiano vola in apertura fino a lambire la soglia psicologica dei 200 punti base (a 197), per poi stabilizzarsi intorno a quota 160 (162,5 pb), comunque in forte rialzo rispetto ai 123 punti base della chiusura di venerdì.
La nuova ampiezza della forbice fra il rendimento dei Btp decennali e gli equivalenti Bund tedeschi corrisponde a un tasso d’interesse sulle obbligazioni italiane pari al 2,7%.
Cattive notizie anche per la Spagna, che vede il differenziale di rendimento fra i Bonos a 10 anni e i titoli tedeschi di pari scadenza allargarsi fino a 183 punti base.
Le difficoltà non mancano neanche per l’euro. All’apertura dei principali mercati valutari del vecchio continente la moneta unica europea viene scambiata con il dollaro a 1,1023, dopo essere arrivata a scendere fin sotto la soglia del cambio a 1,1.