Le Borse europee provano a sintonizzarsi con prudenza sulle prossime decisioni della Bce. Fa eccezione Milano, in forte discesa dopo i guadagni delle ultime sedute, un cambio di rotta provocato dal peggioramento delle relazioni tra i partner di governo. Piazza Affari alle 13 arretra dell’1,3% circa, attorno a 21.800 punti. Francoforte segna +0,12%, Parigi -0,07%. Londra -0,04%. Perde colpi Madrid (-0,7%).
Matteo Salvini ha deciso di disertare la riunione del Consiglio dei ministri e il vertice sull’autonomia. Ma Luigi Di Maio ha cercato stamane di smorzare i toni e il leader leghista si mostra disponibile a vedere il capo politico del Movimento 5 Stelle, ribadendo però che “a colpi di no l’Italia non può andare avanti”.
La lite sta pesando sull’andamento dei titoli di Stato. Lo spread è in risalita di 10 punti base, a quota 195. Il rendimento del Btp decennale si allontana dai minimi degli ultimi 3 anni segnati ieri a 1,55% e risale a 1,63%.
Conseguenze anche sul listino di Piazza Affari.
Soffrono le banche: Unicredit -3,4%, malgrado la promozione di Moody’s che ha alzato i rating sul debito junior senior unsecured e su quello subordinato a Baa2 and Baa3. Bper Banca -3,2%: l’autorità antitrust ha dato un via libera condizionato all’acquisizione di Unipol Banca, oggi controllata da UnipolSai, da parte della banca emiliana. Intesa -2,34%. Fa peggio Mps: -5%.
Vendite anche sull’asset management: Anima -2,87%, Azimut -1,6%, Fineco -2,7%.
Correggono le utilities, il settore più vivace in attesa del taglio dei tassi. Hera (-2,5%) si allontana dal record storico dell’apertura. Giù anche Enel (-2,10%) e Snam (-3%). Poche le blue chip positive. Stm (+1,7%) rimane la migliore. Morgan Stanley ha ritoccato il target price a 7,20 euro da 7,0 euro di Pirelli (+0,35%). Moncler +0,4%.
