L’Europa assediata dal Covid e preoccupata dai problemi sociali ed economici indotti dalla nuove restrizioni non offre spunti positivi ai mercati finanziari che archiviano oggi un’altra seduta in netto calo: Milano -1,53%, torna ai minimi da un mese a 18.654 punti; Francoforte -1%; Parigi -1,8%; Madrid -2,2%; Londra -1,1%. Il clima è nervoso anche a Wall Street, dove gli indici sono contrastati, Il Dow Jones perde lo 0,5% dopo il tonfo di ieri, ma il Nasdaq sale dello 0,5%. La situazione pandemica d’altra parte è negativa negli Usa quanto in Europa e le elezioni incombono senza che democratici e repubblicani abbiano trovato un accordo sul nuovo piano di aiuti. Pure il vaccino delude: i risultati sulla fase 3 dell’anticoronavirus di Pfizer (-1,6%) non arriveranno infatti come sperato da Donald Trump entro il 3 di novembre. Continuano invece a salire i prezzi delle case negli Usa: secondo l’indice Standard & Poor’s/Case-Shiller, il dato relativo alle venti maggiori città è salito ad agosto del 5,2% su base annuale, dopo il +3,9% del mese precedente.
In una situazione così particolare la Cina, in gran parte libera dalla pandemia, conquista il centro della scena anche sui mercati grazie ad Ant, società che gestisce i pagamenti digitali dell’app Alipay e fa capo a Jack Ma, il miliardario fondatore di Alibaba. L’offerta pubblica iniziale per il debutto sulle Borse di Hong Kong e Shanghai è un successo per la “formica” che ha chiuso le prenotazioni per le azioni su Hong Kong addirittura con un giorno d’anticipo, con adesioni per 17,2 miliardi di dollari su quel listino (secondo fonti Reuters).
L’Europa al momento ha ferite aperte, ma cominciano almeno ad arrivare i primi fondi stanziati in risposta all’emergenza sanitaria: la Commissione Ue ha erogato infatti un totale di 17 miliardi di euro a Italia, Spagna e Polonia nella prima tranche di sostegno finanziario agli Stati membri nell’ambito dello strumento Sure. Per quanto riguarda il ‘pacchetto’ Next Generation Eu il commissario Paolo Gentiloni osserva poi che “si può fare di più per rispondere all’emergenza economica dovuta alla seconda ondata della pandemia senza però rimettere in discussione quanto già deciso”.
Fra le materie prime rialza la testa il petrolio: il contratto Brent gennaio 2021 sale dell‘1,74% a 41,52 dollari al barile; mentre il greggio texano (dicembre 2020) guadagna il 2,3%, ancora sotto i 40 dollari (39,42). Si risveglia l’oro, che progredisce dello 0,3 a 1908,6 dollari l’oncia.
Sul mercato valutario è poco mosso l’euro dollaro, con il cambio che stazione intorno a 1,182.
Su Piazza Affari pesano soprattutto le perdite sui titoli bancari e industriali. Le banche italiane hanno preso la via delle vendite nonostante il ritorno all’utile nel terzo trimestre del Santander (-1,33% a Madrid) e il buon andamento di Hsbc (+3,4% a Londra) con i conti migliori delle previsioni, che avevano sostenuto il settore in mattinata.
La maglia nera spetta a Bper, -6,25%, dopo la conclusione in anticipo dell’offerta in Borsa dei diritti di opzione non esercitati durante l’aumento capitale. Il bilancio di seduta è pesante anche per Unicredit -3,94%; Banca Mediolanum -3,35%; Mediobanca -2,63%, quest’ultima nel giorno della presentazione della trimestrale, con un utile netto in calo del 26,1%, ma sopra le attese del mercato (200,1 milioni, contro previsioni di 140). Piazzetta Cuccia ha annunciato anche che “alla luce delle recenti disposizioni Eba e delle incertezze del periodo” abbandonerà il target di dividendo in valore assoluto tornando a un’indicazione di payout.
E sempre sul fronte dividendi la Vigilanza della Bce deciderà sulla rimozione della raccomandazione a non distribuire la cedola solo dopo avere a disposizione le nuove stime macro, il prossimo 10 dicembre. Lo ha detto il presidente del Consiglio di Vigilanza della banca centrale europea Andrea Enria rispondendo a una domanda in audizione davanti alla Commissione Econ del Parlamento europeo.
Nuovo crollo per Mps, -5,08%.
Fra i titoli industriali spiccano i cali di Pirelli -4,51% e Leonardo -4,2%.
Gli acquisti premiano d’altra parte Campari, +1,7%, grazie all’andamento dei primi nove mesi dell’anno migliore delle previsioni: nel terzo trimestre i ricavi sono saliti del 12,9% e nei nove mesi sono calati del 2,8% a 1,28 miliardi, ma hanno comunque superato le stime per 1,23 miliardi.
Bene Finecobank +2,04%, Inwit +1,36%, Diasorin +1,06%.
Stabile l’obbligazionario: lo spread fra Btp 10 anni e Bund di pari durata sale a 131 punti base (+0,86%), con i tassi in leggera discesa (0,7% il decennale italiano).
Sul primario il Tesoro ha collocato oggi in asta 750 milioni di euro di Btp indicizzati con scadenza maggio 2026, a un rendimento lordo di -0,15%. Le richieste sono state pari a 1,164 miliardi di euro. In emissione anche il Ctz, scadenza settembre 2022 con un rendimento di -0,265% per 2,5 miliardi di euro.