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Effetto Conte su Borsa e Btp, tregua sui dazi

Imagoeconomica

Tra pochi giorni una delegazione cinese si recherà a Washington per una “seria consultazione” in vista della ripresa dei negoziati commerciali. L’annuncio di Pechino, arrivato dopo una telefonata tra il ministro del Tesoro americano Steve Mnuchin e il vicepremier cinese Liu He, ha dato l’ultima, decisiva scossa ai mercati, già esaltati da una pioggia di buone notizie: il varo del nuovo governo italiano, lo stop ai piani di Boris Johnson per la Brexit no deal, il ritiro dei provvedimenti che hanno provocato le proteste di Hong Kong.

Di qui il rialzo corale di tutte le Borse, già ingessate dal timore di una recessione mille volte annunciata. Secondo un ponderoso studio di Bank of America Merrill Lynch, il mondo si avvia a toccare nel 2020 i valori più basso di inflazione degli ultimi 5mila anni (per l’uomo di Neanderthal mancano i dati).

APPLE, GONFIA DI CASH, FA NUOVI DEBITI SOTTOZERO

Ne approfittano le corporation per fare provvista di fondi che, però, rischiano di non tradursi in investimenti. Apple, che pure ha in cassa 200 miliardi di dollari cash, ha emesso un’obbligazione per 7 miliardi secondo la logica di “ricchi sempre più ricchi”.

Benvenuta perciò una scossa di buone notizie, ma senza dimenticare i tanti problemi, in attesa delle banche centrali. Christine Lagarde promette una lotta alla deflazione senza quartiere in sintonia con il congedo di Mario Draghi che non sarà certo di basso profilo. Meteo Borsa conferma stamane la previsione Toro per i mercati.

BOOM DI TOKYO, SI RAFFORZA LO YUAN

L’indice Nikkei di Tokyo+2,4% mette a segno un robusto rialzo dopo l’annuncio in arrivo dalla Cina.

Avanza anche il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen (+1,5%), Kospi di Seul +1%, BSE Sensex di Mumbai +0,3%.

L’indice Hang Seng della Borsa di Hong Kong (+0,4%) consolida il rialzo di ieri, esploso dopo la decisione del governo di ritirare la proposta di legge sull’estradizione in Cina. A frenare l’attività è il blackout sui derivati provocato dall’afflusso degli ordini.

Le valute asiatiche recuperano sul dollaro. Il cambio dollaro yuan cinese si porta sui minimi delle ultime due settimane a 7,134.
Si rafforza lo won della Corea del Sud, scendendo sotto la soglia psicologica dei 1.200 won per dollaro, minimo dell’ultimo mese.

Il dollaro però si rafforza sullo yen giapponese a 106,6 da 106 di ieri. E torna ad allargarsi la forbice di rendimento tra i Bond a 2 e quelli a 10 anni. L’oro perde lo 0,5% a 1.544 dollari l’oncia, dopo tre giorni consecutivi di rialzo.

AVANZA WALL STREET: CRESCITA “MODESTA” PER IL BEIGE BOOK

In terreno positivo anche Wall Street, nonostante dal Beige Book sia emersa una crescita solo “modesta” dell’economia americana: Dow Jones + 0,91%, S&P 500 +1,08%. Avanza anche il Nasdaq (+1,3%).

Il petrolio Brent ha chiuso in rialzo del 4% e stamattina è poco mosso, a 60,6 dollari il barile.

L’euro ieri ha guadagnato lo 0,6% a 1,103 sul dollaro. Euro sterlina ieri a 0,902 in chiusura, -0,8%, dopo la nuova sconfitta di Boris Johnson in Parlamento.

I FUTURES SEGNALANO NUOVI RIAZLI STAMANE PER L’EUROPA

Italia, Hong Kong. Si spengono i focolai di tensione. Anche a Londra, pur avvolta nella nebbia, lo scontro finale si allontana: la Brexit senza accordo, sembra scongiurata. Di riflesso, prosegue la marcia dei mercati e si spegne il richiamo dei beni rifugio. È la previsione che emerge dai futures sulla prossima apertura delle Borse, viste in rialzo nell’attesa che la parola passi alle banche centrali, chiamate a dare ossigeno all’economia.

LAGARDE INCITA LA GERMANIA AD AGIRE

La prima a muoversi sarà la Bce, alla vigilia della staffetta di fine ottobre tra Mario Draghi e Christine Lagarde che ieri ha presentato al Parlamento Europeo linee d’azione in linea con il banchiere romano. “Chi ha margini per combattere la recessione – ha detto con trasparente richiamo a Germania ed Olanda – li usi”. Francoforte, dal canto suo, praticherà la virtù dell’agilità. “Sarà il mio pilastro – ha detto – un chiaro mandato per la politica monetaria è vitale, ma con la grande crisi la BCE ha dovuto aggiustare il tiro, è stata agile”.

MILANO AL TOP, S&P PROMUOVE IL CONTE BIS

Milano festeggia la nascita del governo Conte 2 chiudendo in rialzo dell’1,60% a quota 21.760, ancora una volta al top dell’Eurozona.

La formazione del nuovo governo Pd-5 Stelle non ha impatto per ora sul rating sovrano di ‘BBB’ con prospettive negative di S&P Global Ratings sull’Italia, ma l’agenzia saluta con favore l’accordo che sventa il rischio di un voto anticipato quest’anno e facilita l’approvazione della cruciale legge di bilancio per il 2020.

“Idealmente – scrive S&P- negoziando target di bilancio più flessibili in cambio di impegni su riforme strutturali cruciali per rilanciare la crescita, la nuova coalizione potrebbe raggiungere un maggior coordinamento tra l’Italia e le istituzioni europee su politiche chiave di bilancio e strutturali: questa virata politica potrebbe migliorare i parametri di merito creditizio dell’Italia”.

L’agenzia ricorda poi che la posizione netta dell’Italia sull’estero è sostanzialmente in equilibrio e migliore di quella di paesi come Francia e Spagna, sottolineando come si tratti di un parametro anche più importante del peso del debito pubblico sul Pil per valutare la solidità creditizia di un paese.

SPREAD SOTTO I 150, IL DECENNALE A 0,80%

Secondario italiano in deciso rialzo, galvanizzato dalla formazione del nuovo governo che oggi si recherà al Colle per giurare nelle mani del presidente della Repubblica.

Lo spread tra Btp e Bund chiude in serata a 151 punti, dopo un tuffo in corso di seduta a 147 nuovo minimo da metà maggio 2018.

In parallelo, il tasso del decennale scende a 0,83% da 0,86% dell’ultima chiusura, anche in questo caso dopo una discesa a 0,80% nuovo minimo storico.

Effetto spread sulle banche: il calo del differenziale spinge il comparto a un rialzo del 2% (7.950 punti). L’indice Eurostoxx Banks guadagna l’1,5% (81,2 punti). Grazie alla soluzione positiva della crisi di governo, il primo indice è rimbalzato del 12% dai minimi di metà agosto contro il +6% registrato dal secondo.

BANCHE E GESTITO IN RALLY

Ben comprate Banco Bpm (+2,87%), Unicredit (+2,05%) e Banca Mps (+3,40%).

Nel gestito, Azimut +2,7%. Fineco Bank +2,5%. Sale anche Poste italiane (+2,5%).

Il ritiro della contestata legge sull’estradizione da parte del governo di Hong Kong spinge al rialzo il lusso: premiata in particolare Moncler (+3,91%).

VOLA ATLANTIA: TONINELLI ADDIO

Schizza all’insù Atlantia (+5,91%): con il nuovo governo arrivano segnali di distensione in merito alla possibile revoca della concessione, chiesta dai 5 Stelle dopo il crollo del Ponte Morandi.

NASCE MEDIASET EUROPEA, MEDIOBANCA PROMUOVE CNH

Mediaset guadagna l’1,33% dopo l’ok dell’assemblea all’operazione Mfe, nonostante Vivendi abbia preannunciato una nuova battaglia legale sull’operazione.

Cnh Industrial (+3,06%) recupera le perdite della vigilia dopo la conferma dello spin-off di Iveco. Mediobanca Securities ha alzato il prezzo obiettivo da 12,5 a 13 euro, confermando la raccomandazione outperform.

In rally Pirelli (+6,42%) che negli ultimi 12 mesi ha perso quasi il 30%.

Continua il volo di Pininfarina (+17,80%).

Categories: Finanza e Mercati