Dopo l’apertura in profondo rosso in scia al crollo cinese e il parziale recupero di metà giornata, all’inizio del pomeriggio le Borse europee scivolano ancora nel baratro. Piazza Affari arriva a perdere oltre il 4,5%, seguita da Parigi (-4,4%), Francoforte (-4,3%) e Londra (-3,9%).
Ad alimentare nuovamente le vendite sui mercati sono le previsioni negative per l’apertura di Wall Street. I futures della Borsa americana non dipingono un quadro rassicurante: Dow Jones -2,62%, S&P 500 -2,45% e Nasdaq -3,89%. Anche oltreoceano pesano le preoccupazioni per lo stato di salute dell’economia cinese che questa mattina hanno causato il tonfo delle Piazze asiatiche (-8,5% Shanghai, Tokyo -4,6%).
Le vendite colpiscono indistintamente tutti i settori. Male la moda, che paga l’esposizione al mercato cinese con Ferragamo (-4,99%) e Tod’s (-3,04%). In difficoltà anche gli industriali, dove Fca arretra del 4,53%, risentendo anche della debolezza del mercato brasiliano. Giù i bancari: Intesa Sanpaolo -2,78%, Unicredit -2,33%
Sul mercato dei cambi, l’euro è risalito sopra quota 1,15 dollari, prima di assestarsi a 1,1492 (contro il cambio a 1,1386 di venerdì).
Il petrolio perde anche quota 39 dollari al barile con il Wti che cede il 3,71% a 38,95 dollari.
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale a 135 punti base.