Easy Jet prepara il terreno per il dopo Brexit costituendo una nuova società: EasyJet Europe, con sede a Vienna. L’obiettivo è di mantenere al la qualifica di compagnia europea, potendo così sfruttare tutti i vantaggi connessi allo spazio aereo comune.
Stando a quanto riferisce la nota rilasciata nella mattinata di venerdì dalla compagnia britannica, EasyJet ha scelto l’Austria come Paese dove richiedere il certificato di volo e dove fissare il quartier generale. Per fare ciò è necessario un certificato di volo (Aoc) in un Paese dell’Ue per poter volare fra i Paesi membri dopo la Brexit. “Il processo di accreditamento è in corso e speriamo di ricevere l’Aoc a breve”, dichiara la società.
EasyJet Europe porterà alla creazione di numerosi nuovi posti di lavoro in Austria, ma non ci saranno trasferimenti di dipendenti dal Regno Unito a Vienna. Tutti i lavoratori britannici continueranno a fare base nell’Aeroporto di Luton, sede attuale della compagnia, e negli altri 11 aeroporti inglesi in cui EasyJet opera.
L’obiettivo della compagnia, secondo quanto emerge nella nota rilasciata venerdì, è raggiungere un accordo con il governo britannico che possa assicurare un numero minimo di voli fra il Regno Unito e l’Ue.
L’episodio rientra nella grande migrazione di aziende dal Regno Unito ai Paesi dell’Ue che sta cominciando. Anche l’Italia si candida a ospitare le sedi legali di quante più società britanniche è possibile.
Di pochi giorni fa sono le dichiarazioni dell’eccentrico Ceo di Ryanair, Michael O’Leary, che si è detto pronto a cancellare i voli Ue-Regno Unito a partire dal 2019.