Prosegue, seppur con qualche esitazione, la festa dei mercati vicini o sopra ai massimi storici. L’Asia e Wall Street marciano a pieno regime ed apprezzano il piglio vigoroso con cui il presidente Biden sta affrontando la pandemia, imponendo l’uso della mascherina negli uffici pubblici di tutti gli Stati, anche se già si profila battaglia in Senato sul pacchetto di stimoli da 1.900 miliardi promosso da Biden.
Ma la nota gialla arriva dalla Bce: l’euro sale, rinvigorito dall’accenno a un ridimensionamento degli aiuti monetari d’emergenza contenuto nel comunicato dalla Bce di ieri. Un cambio di rotta? Sicuramente no, semmai un invito a quei Paesi, Italia in testa, che si sono affidati solo alla rete di sicurezza Ue, senza però assumere atteggiamenti coerenti con la ripresa. L’euro dollaro ha guadagnato mezzo punto, per poi frenare a 1,217, +0,1%.
HONG KONG +3,2% IN SETTIMANA
Il Nikkei di Tokyo perde lo 0,3% nel finale di una settimana con bilancio positivo, +0,5%. L’Hang Seng è in calo dell’1,4%, ma è il miglior listino sui cinque giorni, con un rialzo del 3,2%. Indice CSI 300 di Shanghai e Shenzen -0,5%: +1,5% il bilancio della settimana. Kospi di Seul -0,2%: +2,5% la settimana.
Chiudono su nuovi massimi S&P500 (+0,03%) e Nasdaq (+0,55%). Solo una frenata nel finale del Dow Jones (-0,04%) impedisce il triplete.
CORRE INTEL, DOCCIA FREDDA SU IBM
A Wall Street, poco prima della chiusura, sono arrivati a sorpresa i dati di Intel, diffusi in anticipo di qualche ora a causa di una intrusione nei sistemi informatici. Il titolo ha chiuso in rialzo del 6,5%. Il direttore finanziario George Davis ha detto che la domanda di chip per i computer portatili sarà sostenuta anche nei primi due trimestri dell’anno. Il produttore californiano di semiconduttori ha anche avvertito che nel giro di un paio di anni produrrà al suo interno buona parte di quel che venderà. A seguito di questo annuncio, stanotte hanno sofferto i titoli delle aziende che lavorano per conto dei grandi nomi dei chip, come il colosso Taiwan Semiconductor Manufacturing (-3,5%).
Nell’after hour di Wall Street, International Business Machines ha diffuso i risultati del quarto trimestre. I ricavi sono scesi del 6,5% a 20,4 miliardi di dollari, leggermente sotto le previsioni (20,7 miliardi). Il titolo ha lasciato sul terreno il 7% nelle contrattazioni post-chiusura.
Il petrolio Brent è in calo dell’1% a 55,6 dollari.
LAGARDE: ACCELERATE SUL RECOVERY PLAN
Nel giorno delle comunicazioni della Banca Centrale Europea, a giustificare la frenata nel finale dei listini è stato un passaggio nel comunicato dell’Eurotower in cui si precisa che il fondo d’emergenza contro la pandemia, il PEPP, non deve necessariamente essere usato per intero. Ma l’osservazione non è però del tutto nuova, essendo già stata fatta dalla Bce a dicembre. Christine Lagarde, senza mai citare direttamente l’Italia, ha esortato i governi a rendere operativo, senza ritardi il Recovery e a disegnare il rilancio in modo tale da “risolvere debolezze strutturali o istituzionali e accelerare la transizione digitale e verde”.
Per il resto, nessuna sorpresa: i tassi restano invariati perché l’inflazione rimane “estremamente bassa”, solo l’1,2% nel 2023. Pasquale Diana, di AComeA, commenta che “con i tassi allo zero e un’espansione di liquidità senza precedenti, la Bce vede l’inflazione core a poco più della metà del suo obiettivo nel medio periodo”. La campagna di vaccinazione “è un passo importante” per superare la pandemia, ha detto Lagarde, ma il Covid “continua a porre dei gravi rischi per l’economia” e “nel quarto trimestre è attesa una contrazione del Pil”.
MILANO MAGLIA NERA, SALE IL TECH
Piazza Affari perde lo 0,98% a 22.428 punti, penalizzata da qualche presa di beneficio e da petroliferi e banche in ribasso.
In rosso gli altri mercati: Francoforte arretra dello 0,25%, Parigi -0,67%, Madrid -0,99%, Londra -0,43%.
I titoli tech avanzano dello 0,7%, estendendo il rally per la seconda sessione consecutiva, trainati dal produttore di software Sage Group, che balza del 5,3% dopo l’aumento dei ricavi trimestrali.
FRANCIA, ACCORDO GOOGLE-EDITORI
Google ha raggiunto un accordo con l’Alliance de la Presse d’Information Générale, che rappresenta 300 testate d’informazione in Francia, sulle linee guida per il pagamento dei contenuti. Il colosso di internet potrà negoziare con i singoli editori.
CELLNEX, RIPARTE IL GIOCO DELLE TORRI
Il produttore di torri telefoniche Cellnex è in rialzo del 4,1%, mentre il gruppo tedesco delle tlc Deutsche Telekom guadagna lo 0,7% dopo che le due aziende hanno annunciato di voler integrare le attività delle torri nei Paesi Bassi.
LAGARDE ATTACCA ANCORA IL BITCOIN
Cade il Bitcoin: -11%, a 31.115 dollari. La presidente della Bce, Christine Lagarde, ritiene che il Bitcoin sia un asset “speculativo”, spesso usato per il “riciclaggio”. Qualche giorno prima, aveva espresso un concetto analogo anche Janet Yellen.
VENDITE SUI BTP, 4 MILIARDI DI CTZ ALL’ASTA
Giornata di vendite sulle obbligazioni, in particolare sul Btp: il rendimento sale a 0,70%, +8 punti base. Bund a -0,49%, +3 punti base. Spread a 120 punti base, da 115 di ieri: siamo sui massimi dell’ultimo mese.
All’asta del 26 gennaio il Tesoro offrirà fino a 4 miliardi di Ctz E Btpei
FRANA AUTOGRILL (-13%): IN ARRIVO AUMENTO PER 600 MILIONI
Impressiona la frana di Autogrill (-13%), dopo l’annuncio di un aumento di capitale da 600 milioni di euro.
PETROLIFERI SOTTO TIRO: SAIPEM -5%
In forte ribasso i petroliferi: Eni -2,6%, Tenaris -3,3%, Saipem -5%. Giù anche Leonardo: -4%.
COSTAMAGNA DÀ LA CARICA A FERRAGAMO
In testa al listino Salvatore Ferragamo (+6%). Il Cda della controllante Ferragamo Finanziaria ha cooptato Claudio Costamagna in sostituzione del dimissionario Giuseppe Anichini, proponendo inoltre la riduzione del numero di consiglieri con un parallelo aumento dei posti riservati agli indipendenti. Il cambio di statuto potrebbe anticipare anche un cambio di proprietà, tema ricorrente e sempre smentito dalla famiglia Ferragamo. Moncler (+1,9%).
Giornata positiva per Diasorin (+1,5%) e Campari (+1,2%). A2A+ 0,6%.
PRESE DI BENEFICIO SU STELLANTIS
Sono scattate le prese di beneficio su Stellantis (-2,17%, a 13,646 euro), dopo il rialzo accumulato nelle precedenti tre sedute. Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno fissato un prezzo obiettivo di 18 euro sul gruppo automobilistico.
Il consiglio di amministrazione di Telecom (-1,1%) ha espresso il proprio orientamento sulla composizione del nuovo organo amministrativo che l’assemblea dei soci dovrà nominare per il prossimo triennio. Parallelamente è stato assegnato un mandato al presidente Salvatore Rossi di coordinare le attività propedeutiche alla definizione di una lista di candidati proposta dal Consiglio stesso.
MEDIOBANCA, CONTINUA LA RITIRATA DI BOLLORÉ
In generale ribasso i bancari. Spicca il calo di Bper Banca (-1,76%, a 1,62 euro). Vincent Bolloré ha ridotto la partecipazione in Mediobanca al 2,769% dal 4,347%.